• Commiati,  Persone

    L’ing. Tonino De Cristofaro non e’ piu’ tra noi

    [Edito 14/09/2013] Questa mattina è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e dell’intera comunità montecalvese l’ing. Antonio De Cristofaro, per gli amici Tonino di Argentina. Era benvoluto da tutti e tutti ne apprezzavano l’educazione e la disponibilità sia professionale che umana. Era professore di matematica e costruzioni presso l’Istituto tecnico di Ariano Irpino e tutti gli studenti lo apprezzavano e lo stimavano. Si era ammalato sei anni fa e per le cure a cui si è dovuto sottoporre è stato costretto ad assentarsi dal lavoro per qualche tempo, ma ha tenuto i suoi studenti sempre in un angolo del suo cuore. Ultimamente proprio un gruppo dei suoi allievi ha voluto festeggiarlo e incoraggiarlo a continuare a combattere la malattia che lo aveva colpito. Erano raggianti tutti quella sera e ancor più il prof. Tonino. che trovava nell’affetto della sua famiglia, del suo nipotino e dei suoi cari allievi l’energia per continuare a lottare e a credere nelle cure a cui periodicamente doveva sottoporsi.

    Ha esercitato per molti anni anche la professione di ingegnere con competenza e professionalità, che ultimamente, però, aveva dovuto abbandonare. Lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità. Alla moglie Annamaria, ai figli Maria Gabriella e Giovanni con la moglie Attilia e il piccolo Antonio vanno le più sentite condoglianze di tutta la redazione di Telemontecalvo e de L’informatore del Miscano. I funerali si svolgeranno domani 15 settembre presso la chiesa del Carmine alle ore 11. [Nativo]

    Readazione

    [Crediti│Testo: Tele Montecalvo]

  • Attualità

    Una legge contro il gioco d’azzardo

    [Edito 24/09/2013] Montecalvo Irpino AV – Il comune di Montecalvo Irpino ha aderito al progetto di legalità finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo.
    Si tratta di una iniziativa che avrà concretizzazione nell’avvio di una campagna di sensibilizzazione sul territorio attraverso la promozione del Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.
    L’amministrazione comunale di Montecalvo ha scelto di partecipare a questo progetto tramite una delibera consigliare per contrastare un fenomeno che ha ricadute pericolose sulle famiglie,che poi si riversano sui piani di zona sociale, avviando una campagna di sensibilizzazione sul territorio comunale coinvolgendo anche le scuole.
    Verranno infatti distribuite nelle scuole medie dei questionari per gli studenti e per le loro famiglie e saranno successivamente analizzate le risposte. Sottoscrivendo il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, anche il comune di Montecalvo con in testa il Sindaco Pizzillo, si fa promotore di una legge quadro nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e sul contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e con un’attività di prevenzione e cura. La sottoscrizione, potrà avvenire nei giorni feriali, dalle 9 alle 13 fino al 15 ottobre.

  • Cronaca

    Montecalvo, trasporto alunni meno caro?

    Redazione

    [Ed. 26/09/2013] Montecalvo Irpino AV – Ridurre il costo dell’abbonamento scolastico annuale per i trasporti. E’ questa la richiesta avanzata dal gruppo Indipendente che è all’opposizione in Consiglio comunale.
    Una lettera aperta dei consiglieri del gruppo al sindaco di Montecalvo, Carlo Pizzillo in cui chiedono appunto di attuare la riduzione. «Egregio sindaco, ti scriviamo perchè ci preme darti un consiglio: in tempo di crisi economica, quando le difficoltà sono così palesi da leggersi negli occhi delle famiglie, dei nostri concittadini, si rende necessaria da parte tua un’azione che contrasti i disagi di quei genitori che, a fatica, raggiungono la fine del mese. Pertanto, ti invitiamo – scrivono ancora i consiglieri del gruppo Indipendente -, a fronte della buona notizia relativa l’appalto per il servizio scuolabus vinto grazie ad un ribasso di circa il 30%, di perseverare su questa linea. Attuando una pari riduzione (dunque del 30%), sul costo dell’abbonamento scolastico annuale».

    Una richiesta che va nel senso della volontà di dare aiuti alle famiglie già colpite dalla crisi economica più generale ma anche dalle difficoltà locali. «Si tratterebbe – continuano gli indipendenti – di una misura applicata per andare incontro a tutti quei genitori che, a causa del dissesto finanziario del nostro Comune, sono stati costretti a sostenere una spesa elevata per poter mandare i propri figli a scuola». Una posizione condivisibile dunque quella del gruppo Indipendente che ora attende la risposta del sindaco, al quale viene riconosciuto «buon senso». [Nativo]
    [Crediti│Testo: Corriere dell'Irpinia]

  • Beni,  Beni artistici e storici

    Lo storico Palazzo Stiscia

    Per gentile concessione di Giovanni Bosco Maria Cavalletti, Storia di Montecalvo Irpino, opera in allestimento.

     

    La famiglia Stiscia, attuale proprietaria dell’immobile che la tradizione orale tramanda come l’antica residenza di Mario Carafa, figlio di Giovan Francesco secondo conte di Montecalvo, riferisce che ancor prima dell’elezione episcopale di monsignor Gaetano Maria Stiscia a vescovo di Nusco (1860-1870), un loro avo l’acquistò dalla famiglia Volpe, di origine beneventana […][1]. Potremmo ipotizzare, secondo tale ricostruzione, che dagli eredi di Mario Carafa l’antico palazzo sia passato alla famiglia Volpe […] e, da questa, agli attuali proprietari Stiscia. Il palazzo originario fu raso al suolo e ricostruito ex novo dopo il terremoto del 21 agosto 1962.

    L’attuale residenza Stiscia




    [1] La presenza a Montecalvo della famiglia Volpe è testimoniata dal certificato del 24 gennaio 1713 che attesta le pubblicazioni di matrimonio da celebrarsi tra la signora Giuseppa Piccirillo e il dottor fisico signor Luca Volpe di Benevento. Il cognome della futura sposa ci riannoda alla famiglia del rettore parroco di San Nicola, il reverendo Giuseppe Piccirillo che ebbe intensi rapporti con la città di Benevento essendo già dal 1695 il procuratore del canonico Paolo Farelli, arcidiacono della cattedrale beneventana, e dal 1706, per concessione dell’arcivescovo di Benevento il cardinale Vincenzo Maria Orsini, potette fregiarsi delle insegne canonicali della collegiata beneventana di Santo Spirito.

    Redazione
    [Crediti│Foto: Album di Famiglia]
  • Commiati

    La prematura scomparsa del prof. Marco.

    [Edito 23/10/2013] Un inizio settimana molto triste a Montecalvo. Ieri è venuto a mancare prematuramente il prof. Marco Aucelli.
    Ci associamo anche al dolore di tutta la cittadinanza che è rimasta senza parole alla notizia della prematura scomparsa di Marco Aucelli, il 47enne professore di Educazione Fisica che improvvisamente è deceduto nel tardo pomeriggio di ieri. Era andato ad Ariano con sua madre.
    Mentre si trovava dal meccanico a cui si era rivolto per un controllo dell’autovettura, si è sentito male.
    A nulla sono valsi i soccorsi dei medici dell’ospedale arianese, dove era stato trasportato repentinamente.
    L’infarto cardiaco che lo aveva colpito era tanto grave che  non è stato possibile aiutarlo per superare la crisi. Marco si è fatto sempre apprezzare per la sua educazione, la sua riservatezza e il suo garbo.
    Era molto conosciuto anche perché figlio del compianto sindaco Felice Aucelli.
    Alla mamma Carla, Alla sorella Enza e al fratello Tonino, nonché allo zio Mario e alla famiglia tutta, esprimiamo le nostre più sentite condoglianze. [Nativo]

    Redazione

  • Commiati,  Persone

    Addio a Giuseppe Camerlengo

    Redazione

    [Edito 00/10/2013] Il dottore Camerlengo era molto noto in paese in quanto è stato il medico di famiglia di tanti Montecalvesi nel corso della sua lunghissima carriera esercitata con impegno e professionalità. Ha partecipato attivamente anche alla vita politica ed è stato consigliere comunale negli anni ottanta. Lascia la figlia Lucia e la moglie AnnaMaria, alle quali esprimiamo il più sentito cordoglio a nome di tutta la redazione di Telemontecalvo e de “L’informatore del Miscano”. [Nativo]

  • Ambiente

    Il porta a porta non funziona

    Redazione

    [Edito 08/11/2013] Montecalvo Irpino AV – Ancora una volta la raccolta porta a porta è a rischio. Di alcuni giorni fa una nota della CoRePla, attraverso Irpiniambiente specificava che considerata la presenza di altri materiali all’interno dei secchi per la raccolta della plastica l’ente comunale rischiava di rimanere privo del ritiro degli imballaggi di plastica.
    Gli amministratori subito si sono messi in azione e con una campagna mediatica hanno sensibilizzato i cittadini a porgere più attenzione nella separazione dei rifiuti rispettando le poche e semplici regole imposte, che se non seguite manderebbero all’aria gli sforzi profusi fin qui per raggiungere gli obiettivi previsti.
    Ma l’impegno degli amministratori locali va oltre, sarà dato il via al monitoraggio sulla modalità di raccolta delle famiglie Montecalvesi ed in caso di esiti negativi si ricorrerà anche a sanzioni pecuniarie abbastanza consistenti.

    Dalla casa comunale si fa sapere che il problema va tenuto sotto controllo anche perché a Montecalvo il porta a porta prevede la raccolta delle frazioni dell’umido, del secco, vetro, carta e plastica ed è compresa anche la raccolta di oli esausti ed abiti usati da conferire in appositi contenitori, e si spera che la negligenza di pochi cittadini che fino ad oggi hanno differenziato in modo anomalo prestino più attenzione al fine di giungere ad una più corretta gestione del sistema di raccolta differenziata, onde evitare per il futuro il ripetersi di queste incresciose situazioni. [Nativo]

  • Guerra,  I confinati

    La maestrina Maria Aymini

    Mario Aucelli

    Maria Aymini

    Da noi, a quell’insegnante, presunta fiamma del monaco innamorato, fu “appiccicato” il nome: “La signurina Imini“. Il nome corretto era: Maria Aymini (nata il 22 gennaio 1914), colta docente, inviata a Montecalvo Irpino, dalla provincia di Cuneo in “confino” perché contraria alla “filosofia mussoliniana“. Giovanissima (a vent’anni, il 22 ottobre 1934) fu inviata, suo malgrado, a insegnare nel nostro paese (dopo essere transitata per il “confino” di San Bartolomeo in Galdo in provincia di Benevento) e vi restò fino al 18 maggio 1951 (insegnò a Montecalvo per 17 anni), allorquando si traferi a Savigliano, in provincia di Cuneo, paese d’origine della mamma. In lei, dopo 1’8 settembre 1943, prevalse lo spirito “barracadiero” lasciata la casetta asismica dove viveva con la madre alla base della pineta comunale, si uni ai partigiani e andò verso Cassino a fare la crocerossina in un ospedale da campo, precisamente a Capua, nel Casertano. Per questo, al termine della guerra, fu premiata con una medaglia. Alla fine delle ostilità ritornò a insegnare a Montecalvo dove la mamma era rimasta in attesa del suo ritorno nell’alloggio precario della pineta.

    Il 18 luglio 1975, il Presidente della Repubblica concesse alla cara e indimenticata maestra Aymini, il “diploma di benemerenza di prima classe per otto lustri di lodevole servizio nelle scuole elementari” con facoltà di fregiarsi di medaglia d’oro al merito. Nel 2014, per i tipi di Irpinia Libri (curatore Alfonso De Cristofaro), il professore Mario Sorrentino, dedicò alla sua maestra Maria Aymini, un bel libro di ricordi dal titolo “Dall’irpinia a Cassino

    [Bibliografia]
    [M.Aucelli, Il fascismo a Montecalvo Irpino, Irpinia Libri, Monteforte Irpino AV, 2019]

  • Editoria

    Dall’Irpinia a Cassino
    il nuono volume di Mario Sorrentino

    Redazione

    [Edito 07/06/2014] Domani, Sabato 7 giugno 2014, presso la sala convegni del restaurato Palazzo Ducale, sarà presentato al pubblico l’opera di Mario Sorrentino: Dall’irpinia a Cassino. Un’opera narrativa che riguarda alcuni accadimenti succedutisi all’indomani dell’ armistizio dell’ 8 settembre 1943. In breve, i protagonisti sono, Maria, una maestra confinata in Irpinia, e  P. G. un cappellano militare, già padre guardiano del convento del paese, di ritorno dall’Africa. Sullo sfondo il bombardamento e la distruzione del Monastero di Montecassino da parte degli Alleati, episodio tanto rilevante quanto dimenticato della nostra storia recente. Questi gli ingredienti per una vicenda dai molti risvolti, tra storiografia e narrativa, tra il dramma della guerra e la speranza di una rinascita.  Alla presentazione, prevista per le ore 18,00, interverranno oltre all’autore, l’Avv.Antonio Basile che farà una presentazione storica del romanzo, il nuovo Sindaco di Montecalvo Irpino, Mirko Iorillo, il presidente della Pro-loco, Alfonso de Cristofaro che ha curato l’evento, mentre il ruolo di moderatore sarà svolto dal Dott.Antonio Stiscia, storico e cultore locale delle nostre tradizioni.La partecipazione è aperta a tutti. [Nativo]

  • Approfondimenti,  Cronaca,  Viabilità

    Stazione ferroviaria: una vera Via Crucis

    Redazione

    [Edito 27/08/2014] Già nel lontano 1913 Padre Bernardino  Santosuosso, nel suo libro Pagine di Storia Civile, scriveva:  “alcune modeste aspirazioni dei cittadini di Montecalvo  per mettere, veramente, il nostro paese su la via del progresso. Aspirazioni, che sono già in realtà per le più umili borgate che non hanno una storia e che per noi oggi sono un pio desiderio – ma che sarebbero urgenti, per far sparire il nostro isolamento ed, insiememente, si praticherebbe un commercio utile ed altro”.
    Dopo un secolo niente è cambiato, anzi , cose che avevano acquisite con grandi lotte e mobilitazioni popolari ci sono state tolte a discapito dell’esigenza di un progresso eco sostenibile.
    Una  linea ferrovia che collegasse il mar Tirreno con il mar Adriatico ed in particolare Napoli con la provincia di Foggia era già stata disegnata nel 1836, ma tra questa ipotesi e la realizzazione della linea trascorsero alcuni decenni: infatti, le diverse questioni che sorsero attorno al progetto della linea riguardavano non il collegamento ferroviario in sé, quanto il percorso che esso avrebbe dovuto seguire.

    Le diatribe nacquero nel dover decidere quali centri sarebbero stati toccati dalla nuova linea, oltre alle solite considerazioni di carattere tecnico ed economico e agli interessi della stessa Società per le Strade ferrate meridionali che era la concessionaria per la costruzione della linea. E così si optò per l’attuale linea e vennero isitituite le stazioni Ariano Irpino, Montecalvo – Buonalbergo – Casalbore. Si tentava di avviare lentamente un tentativo di sviluppo per le zone delle aree interne con un servizio ferroviario che unendo Napoli a Foggia offrisse nuovi spunti di progresso per gli abitanti della Valle del Miscano. Nel 2013, un secolo dopo l’auspicio di Padre Bernardino Santosuosso  si torna indietro.