Cronaca

  • Cultura,  Il nostro passato,  Persone,  Politica,  Storia

    Una famiglia antifascista: Pietro e Giuseppe Cristino

    I CRISTINO: UNA FAMIGLIA ANTIFASCISTA

    [Ed. 00/06/2003] Montecalvo ha dato i natali a due nobilissime figure dell’antifascismo irpino: Pietro Cristino e suo figlio Giuseppe. Nel corso della loro vita, lottando contro incomprensioni e persecuzioni, testimoniarono la loro fede incrollabile nella libertà e nella giustizia sociale.
    Pietro Cristino nacque nel 1882. Di professione farmacista, fu consigliere comunale socialriformista nel periodo 1920-23 e nel gennaio del 1923 passò al PSU. La sua farmacia divenne il luogo d’incontro degli antifascisti locali e dei paesi limitrofi. Le autorità fasciste disposero per Cristino un’attenta e continua vigilanza. Numerose furono anche le perquisizioni domiciliari che il farmacista di Montecalvo Irpino subì in quegli anni. Il 13 novembre 1926 fu per la prima volta tratto in arresto, subendo l’ammonizione poiché ritenuto “elemento pericoloso all’ordine nazionale”. Nel dopoguerra partecipò attivamente alla vita politica del suo paese, guidando, come sindaco socialista, la prima amministrazione municipale democratica. Si spense nel 1962. La parabola politica del farmacista di Montecalvo influenzò anche il figlio Giuseppe (entrambe le figure sono esaurientemente trattate in un interessante libro del professor Francesco Barra, edito nel 1979).

  • Cronaca,  Viabilità

    Frane e smottamenti

    [Ed. 09/03/2005] Montecalvo Irpino AV – Come in tutto il centro-sud, anche a Montecalvo, questo periodo della stagione è caratterizzato da innumerevoli frane e smottamenti. Le aree, del nostro paese , che hanno subito ingenti danni per il movimento franoso sono: La strada provinciale 414 che collega Montecalvo – Ariano e Montecalvo – Scalo F.S., il centro storico (Trappeto) e le contrade Mauriello, Corsano, Creta. [Nativo]

    Redazione

    Frane sul tratto di strada Montecalvo – Scalo F.S. – Foto Franco D’Addona


    Frane nel centro storico – Rione Trappeto – Franco D’Addona

  • Cronaca,  Viabilità

    Frana la provinciale ma le auto continuano a passare

    [Ed. 09/02/2005] Montecalvo Irpino AV – Desta preoccupazione lo stato in cui versano le strade provinciali. La strada provinciale di Corsano, fondamentale per raggiungere il casello autostradale di Castel del Lago, è inservibile. A seguito delle ultime piogge e della neve in due tratti l’arteria è letteralmente franata a valle. All’altezza del bivio di Taverna Parlante i pali di cemento ed i muri di contenimento hanno ceduto il passo ad un movimento franoso del terreno che ha spezzato in due le travi di cemento che avrebbero dovuto sostenere la strada.
    Risultato? Cartello di strada chiusa al traffico ed automobilisti che, a loro rischio e pericolo, passano ugualmente sul tratto di strada che ancora resiste con visibili segni di cedimento. Mentre siamo sul luogo passa uno scuolabus con a bordo numerosi bambini. «Non abbiamo altra scelta, dobbiamo passare per forza di qua – dice un operaio che si reca a lavoro presso la zona industriale di Pianodardine – è vergognoso lo stato in cui vengono tenute le strade provinciali». Cresce l’indignazione tra la popolazione. «Sono diversi anni che su questa strada vengono spesi dei soldi e questa è la fine che fanno» si lamenta un cittadino. Effettivamente il tratto di strada è interessato sistematicamente da lavori di manutenzione, ultimamente sono stati ultimati lavori per circa 250.000 euro. «La strada nel tratto dove sono stati fatti i lavori ha già ceduto – dice un abitante – sono tutti soldi sprecati». E torna prepotentemente d’attualità il dibattito sull’opportunità che la strada passi in quel tratto. «Se non è possibile realizzare una via in quella zona che si individui un nuovo percorso, oppure si mettano in atto progetti che garantiscano l’usabilità della strada» dice un automobilista, stanco di percorrere una strada che si stenta a definire tale. Sull’altra strada provinciale, alternativa a quella di Corsano, la San Vito – Apice, i lavori di ammodernamento, iniziati la scorsa primavera, sono fermi da almeno due mesi. Il primo tratto è stato allargato ed è stato asfaltato con un tappetino provvisorio che sta letteralmente andando in pezzi. La strada presenta, oramai, buche dappertutto. «Sta diventando impossibile circolare – dice un cittadino – hanno iniziato i lavori e poi se ne sono dimenticati». Circola voce che la Provincia stenti ad erogare gli stati di avanzamento dei lavori. Sarebbe questo il motivo che avrebbe indotto la ditta appaltatrice a sospendere i lavori.
    Un dato è certo: la strada rischia di diventare inservibile e questo provoca i malumori della cittadinanza di Montecalvo. L’arteria, infatti, pur insistendo nel territorio di Ariano è percorsa principalmente dai cittadini di Montecalvo che la utilizzano per raggiungere il casello autostradale di Castel del Lago e per raggiungere Benevento. In questa situazione ad i cittadini non resta che protestare energicamente. [Nativo]

    Corriere dell’ Irpinia

  • Persone

    La grave perdita di Benito Panarese

    Uno degli ultimi custodi della tradizione musicale nostrana

    [Ed. 07/11/2013]Buonalbergo (BN) – Il caro Benito ci ha lasciato, il 25 ottobre scorso, per un  banale incidente; quasi uno scherzo del destino, avvenuto nei pressi della sua abitazione, gettando così nello sgomento il figlio Michelantonio, la nuora Nicoletta ed il fratello Giovanni.

    Nato a Benevento ma cresciuto, con la famiglia, nella stazione di Montecalvo, dove esercitava la professione di ferroviere,  ha avuto sin da ragazzo la passione per l’organetto, avendo cominciato a suonarlo in tenera età. Da piccolo, era così entusiasta dello strumento che, prima ancora di possederne uno, si allenava a muovere le dita  su di una tavoletta fatta a mo’ di tastiera, sulla quale i tasti erano costituiti  da “centrelle” (chiodi dalla testa ampia per scarponi). Suonava  l’organetto   “a orecchio”, così come tutti coloro che eseguivano musiche e canti della tradizione negli anni ’50 e  ‘60 del secolo scorso, quando ancora la musica folk teneva testa all’avvento della musica pop, proposta prima dalla radiofonia ed in seguito dalla nascente televisione,  in contrapposizione alla musica classica; quest’ultima sì, certamente, poco popolare, e riservata, per lo più, ad audiofili raffinati.

  • Persone

    Lutto Giovanni D’Addona

    [Ed. 03/01/2005] Montecalvo Irpino AV  – Dopo una lunga malattia si è spento a Roma all’età di 68 anni, il Dott.Giovanni D’Addona. Laureato in Giurisprudenza nell’Università di Napoli, il Dott. Giovanni D’Addona è entrato nell’Amministrazione della Pubblica Istruzione svolgendo la sua attività dapprima presso il Provveditorato agli Studi di Brescia, poi presso il Ministero, dove ha diretto l’attività di propulsione e coordinamento della contabilità della Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali ed Amministrativi e l’Ufficio per il coordinamento finanziario della Direzione Generale per l’Istruzione Universitaria. In tale veste ha svolto attività di consulenza su questioni di politica scolastica e di bilancio, nonché su previsioni di spesa e provvedimenti legislativi e su stesure di norme primarie e secondarie. Il dott. Giovanni D’Addona è stato nominato, con delibera del Consiglio dei Ministri del 18 settembre 1989, Dirigente Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e, a seguito della riorganizzazione del MURST gli è stato conferito, nell’ottobre del 1996, l’incarico di Direttore del Dipartimento per gli Affari Economici.
    In qualità di relatore ha partecipato a convegni di studio nazionali ed internazionali per l’approfondimento di questioni generali inerenti l’ordinamento universitario, la sperimentazione dipartimentale, l’organizzazione delle direzioni amministrativo-contabili. Docente presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Caserta, di Roma, e la Scuola di Management della LUISS di Roma, ha svolto intensa attività pubblicistica con articoli sugli “Annali della Pubblica Istruzione”, su “Universitas” e sulla “Rassegna per la Sperimentazione Organizzativa e Didattica nelle Università”, nonché su altri periodici specialistici su problemi dell’Istruzione secondaria e superiore. È autore e co-autore di numerose pubblicazioni riguardanti argomenti giuridici e amministrativi relativi alle istituzioni scolastiche e universitarie, tra cui la raccolta sistematica, in sei volumi, delle fonti normative dell’ordinamento universitario italiano. La salma arriverà domani 04 gennaio 2005, al Convento di S.Antonio e sarà tumulata nella tomba di famiglia. Alla famiglia D’Addona le più sentite condoglianze da parte della redazione di Irpino.it. [Nativo] [Necrologie lutto D’Addona]

    Alfonso Caccese

  • Cronaca

    Euro contraffatti a Montecalvo. E’ allarme tra i commercianti

    [Ed. 05/11/2003] Montecalvo Irpino AV – Soldi falsi nella Valle dell’Ufita. Il grido d’allarme proviene da Montecalvo Irpino, dove alcuni commercianti si sono ritrovati tra le mani numerosi esemplari di euro contraffatti, che hanno tratto in inganno gli stessi possessori.
    Nelle ultime settimane – sostengono gli esercenti del piccolo centro ufitano – il numero di soldi falsi che è stato scoperto in paese ha fatto registrare una preoccupante impennata. Sempre più spesso, infatti, gli esercenti incappano in banconote contraffatte al punto che per contrastare il fenomeno si stanno dotando di appositi macchinari.
    Tuttavia, il pericolo di essere truffati rimane lo stesso perché molte banconote, ad un primo esame, vengono riconosciute dall’apposita macchinetta come autentiche e quindi ritornano nel ciclo della compra-vendita.

  • Persone

    Padre Lorenzo Mastrocinque, un frate rapitore di anime

    [Ed. 04/10/2022] Casalbore AV – Sei stato un Padre per tutti noi, disponibile, umile, sempre pronto ad accorrere al capezzale di chi aveva bisogno del tuo conforto e della tua benedizione, ci hai protetto con la tua preghiera insegnandoci a pregare e a rivolgerci alla “Regina della Pace” . Buon viaggio caro Padre Lorenzo insieme a San Francesco proteggeteci e pregate per noi, noi pregheremo per Voi. [Continua]

    Anna Gerardina Dinestore