Cronaca
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Nuove foto con la neve
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La grave perdita di Benito Panarese
Uno degli ultimi custodi della tradizione musicale nostrana
[Ed. 07/11/2013]Buonalbergo (BN) – Il caro Benito ci ha lasciato, il 25 ottobre scorso, per un banale incidente; quasi uno scherzo del destino, avvenuto nei pressi della sua abitazione, gettando così nello sgomento il figlio Michelantonio, la nuora Nicoletta ed il fratello Giovanni.Nato a Benevento ma cresciuto, con la famiglia, nella stazione di Montecalvo, dove esercitava la professione di ferroviere, ha avuto sin da ragazzo la passione per l’organetto, avendo cominciato a suonarlo in tenera età. Da piccolo, era così entusiasta dello strumento che, prima ancora di possederne uno, si allenava a muovere le dita su di una tavoletta fatta a mo’ di tastiera, sulla quale i tasti erano costituiti da “centrelle” (chiodi dalla testa ampia per scarponi). Suonava l’organetto “a orecchio”, così come tutti coloro che eseguivano musiche e canti della tradizione negli anni ’50 e ‘60 del secolo scorso, quando ancora la musica folk teneva testa all’avvento della musica pop, proposta prima dalla radiofonia ed in seguito dalla nascente televisione, in contrapposizione alla musica classica; quest’ultima sì, certamente, poco popolare, e riservata, per lo più, ad audiofili raffinati.
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Lutto Giovanni D’Addona
[Ed. 03/01/2005] Montecalvo Irpino AV – Dopo una lunga malattia si è spento a Roma all’età di 68 anni, il Dott.Giovanni D’Addona. Laureato in Giurisprudenza nell’Università di Napoli, il Dott. Giovanni D’Addona è entrato nell’Amministrazione della Pubblica Istruzione svolgendo la sua attività dapprima presso il Provveditorato agli Studi di Brescia, poi presso il Ministero, dove ha diretto l’attività di propulsione e coordinamento della contabilità della Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali ed Amministrativi e l’Ufficio per il coordinamento finanziario della Direzione Generale per l’Istruzione Universitaria. In tale veste ha svolto attività di consulenza su questioni di politica scolastica e di bilancio, nonché su previsioni di spesa e provvedimenti legislativi e su stesure di norme primarie e secondarie. Il dott. Giovanni D’Addona è stato nominato, con delibera del Consiglio dei Ministri del 18 settembre 1989, Dirigente Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e, a seguito della riorganizzazione del MURST gli è stato conferito, nell’ottobre del 1996, l’incarico di Direttore del Dipartimento per gli Affari Economici.
In qualità di relatore ha partecipato a convegni di studio nazionali ed internazionali per l’approfondimento di questioni generali inerenti l’ordinamento universitario, la sperimentazione dipartimentale, l’organizzazione delle direzioni amministrativo-contabili. Docente presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Caserta, di Roma, e la Scuola di Management della LUISS di Roma, ha svolto intensa attività pubblicistica con articoli sugli “Annali della Pubblica Istruzione”, su “Universitas” e sulla “Rassegna per la Sperimentazione Organizzativa e Didattica nelle Università”, nonché su altri periodici specialistici su problemi dell’Istruzione secondaria e superiore. È autore e co-autore di numerose pubblicazioni riguardanti argomenti giuridici e amministrativi relativi alle istituzioni scolastiche e universitarie, tra cui la raccolta sistematica, in sei volumi, delle fonti normative dell’ordinamento universitario italiano. La salma arriverà domani 04 gennaio 2005, al Convento di S.Antonio e sarà tumulata nella tomba di famiglia. Alla famiglia D’Addona le più sentite condoglianze da parte della redazione di Irpino.it. [Nativo] [Necrologie lutto D’Addona]Alfonso Caccese
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Euro contraffatti a Montecalvo. E’ allarme tra i commercianti
[Ed. 05/11/2003] Montecalvo Irpino AV – Soldi falsi nella Valle dell’Ufita. Il grido d’allarme proviene da Montecalvo Irpino, dove alcuni commercianti si sono ritrovati tra le mani numerosi esemplari di euro contraffatti, che hanno tratto in inganno gli stessi possessori.
Nelle ultime settimane – sostengono gli esercenti del piccolo centro ufitano – il numero di soldi falsi che è stato scoperto in paese ha fatto registrare una preoccupante impennata. Sempre più spesso, infatti, gli esercenti incappano in banconote contraffatte al punto che per contrastare il fenomeno si stanno dotando di appositi macchinari.
Tuttavia, il pericolo di essere truffati rimane lo stesso perché molte banconote, ad un primo esame, vengono riconosciute dall’apposita macchinetta come autentiche e quindi ritornano nel ciclo della compra-vendita. -
Padre Lorenzo Mastrocinque, un frate rapitore di anime
[Ed. 04/10/2022] Casalbore AV – Sei stato un Padre per tutti noi, disponibile, umile, sempre pronto ad accorrere al capezzale di chi aveva bisogno del tuo conforto e della tua benedizione, ci hai protetto con la tua preghiera insegnandoci a pregare e a rivolgerci alla “Regina della Pace” . Buon viaggio caro Padre Lorenzo insieme a San Francesco proteggeteci e pregate per noi, noi pregheremo per Voi. [Continua]Anna Gerardina Dinestore
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Padre Pio, il quadro si muove da solo
[Ed. 31/01/2002] Montecalvo Irpino AV – Miracolo in camera da letto. A Montecalvo sta suscitando scalpore la notizia del quadro di Padre Pio in…cammino lungo una parete. Teatro della vicenda, che vede protagonista una famiglia di professionisti, una villetta alla periferia del comune irpino. In camera da letto, da anni, c’è un quadro raffigurante San Pompilio. Una scelta a metà fra devozione e presenza protettiva. Tutto tranquillo fin quando in casa non «irrompe» il frate di Pietrelcina. A portarlo è una figlia della coppia, che lo aveva acquistato a una mostra scolastica. Potrà apparire blasfemo il confronto, ma di fronte all’irresistibile «ascesa» di Padre Pio (il prossimo maggio la beatificazione), anche un patrono collaudato come San Pompilio rischia di finire in ombra. Impossibile sapere cosa sia accaduto la notte scorsa. Da una parte il quadro del Francescano pronto a sostituire quello del santo, dall’altra il mistero dell’immagine di Padre Pio che abbandona la posizione assegnata – al lato del letto – per guadagnare la verticale, sotto il letto, in direzione del santo patrono. C’è voluta una mattinata per venire a capo della scomparsa del quadro del Beato. Poi il ritrovamento e la convinzione, collettiva, dell’ennesimo «segno» lasciato dal santo. Padre Pio è stato…assecondato. Per San Pompilio, invece, il prevedibile pensionamento. [Nativo]Il Mattino
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Sopra il centro storico. Sotto, Fosso – Discarica
[Ed. 19/10/2002] Montecalvo Irpino AV – Con il passare del tempo il caratteristico “Fosso Palummo”, un particolare calanco che si trova a ridosso del centro storico, è diventato una vera e propria discarica. Il sito ospita materiale di ogni genere, lavatrici, frigoriferi, oggetti di plastica, addirittura anche un seggiolone per bambini oltre a rifiuti vari che stanno progressivamente rovinando l’ecosistema e riempiendo l’anfratto.
Si tratta della parte più antica di Montecalvo e per tale motivo di notevole interesse storico ed ambientale, infatti, nell’arenaria sono presenti numerosi fossili risalenti al neolitico, recentemente oggetto di uno studio dell’istituto comprensivo in collaborazione con docenti universitari. La discarica è recintata e chiusa con un lucchetto. La situazione ad un primo sguardo sembra gravissima: a pochissimi metri dalla discarica inizia il “Tappeto”, con le sue caratteristiche abitazioni ricavate all’interno di grotte, e la discarica certo non offre un bello spettacolo. La situazione sembra lasciata a se stessa. “Quando ero in amministrazione proposi di ripulire l’area, mandando degli uomini, ancorati con delle corde, giù nel fosso – parla Giuseppe Ruccio, segretario cittadino dei DS e consigliere comunale – non se ne fece nulla, evidentemente la situazione non era considerata importante”. -
Comparto Pappano a Montecalvo. Fine dell’odissea dopo venti anni
[Ed. 01/10/2002] Montecalvo Irpino AV – Si sono conclusi ieri mattina i lavori della commissione per l’aggiudicazione dei lavori per il comparto Nicola Pappano. I risultati sono ancora ufficiosi ma sembra che ad aggiudicarsi l’appalto sia stata l’azienda Costruzioni Raffaele Capezzuto di Pastorano in provincia di Caserta. Il due settembre, data di scadenza per le presentazioni delle domande, erano giunte al comune di Montecalvo le buste di 32 ditte. La commissione nelle prime tre sedute ha valutato i requisiti e la documentazione allegata alle domande. Delle 32 domande, 26 sono state ritenute valide le altre sono state escluse per irregolarità della documentazione, molte avevano i certificati scaduti. Ieri mattina c’è stata l’apertura delle buste delle offerte. In un primo momento sembrava che le buste non sarebbero state aperte perché c’era il dubbio per tre ditte che sembravano non in regola con i certificati dei tribunali. Addirittura i lavori erano stati interrotti, avendo deciso la commissione di chiedere chiarimenti ai tribunali competenti. Interpellati i tribunali le tre ditte sono state ammesse e così si è proceduto all’apertura delle buste. La ditta Capezzuti si sarebbe aggiudicata la gara con un ribasso d’asta pari al 22.084%. Tra qualche giorno, giusto il tempo di formalizzare il contratto, dovrebbero essere consegnati i lavori. Sembra così concludersi l’odissea di 80 proprietari che, a 40 anni dal terremoto che ha danneggiato le loro abitazioni, incominciano a credere che il sogno di riavere le case diventi realtà. Infatti tra i proprietari c’è stata soddisfazione. Soddisfazione la dimostra anche il segretario dei DS Giuseppe Ruccio: “Siamo soddisfatti. Quella del Comparto Nicola Pappano è stata una nostra battaglia. L’amministrazione durante un consiglio comunale, in quell’aria, aveva proposto di costruire una piazza. Noi ci siamo ribellati, tant’è che in quella occasione siamo usciti dalla maggioranza, ed ottenemmo il rinvio del punto all’ordine del giorno. Nella successiva seduta la ricostruzione fu votata all’unanimità. Se noi non ci fossimo ribellati la cosa sarebbe passata ed i proprietari non avrebbero riavuto le loro case e quell’area sarebbe divenuta una piazza”. [Nativo] Corriere dell’Irpinia
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Buoni postali: la via crucis di una donna
[Ed. 12/10/2002] Montecalvo Irpino AV – Dopo sette mesi ad attendere una comunicazione ufficiale, da parte dell’Ufficio Postale di Montecalvo Irpino, per una ricerca di titoli postali, la signora Gruosso Giuseppina si vede recapitare una raccomandata nella quale le si comunica che l’esito delle ricerche è risultato negativo. Nel mese di marzo la signora Gruosso ed il fratello, dopo aver pagato la relativa tassa, chiesero, tramite raccomandata, all’ufficio Postale di Montecalvo Irpino di effettuare una ricerca a nome della mamma, deceduta nel 1998 a seguito di un infarto, per sapere se a nome della defunta fossero intestati dei titoli. Passato qualche mese l’ex direttore dell’ufficio comunicò alla signora, in maniera verbale, che la ricerca fino a quel momento non aveva prodotto nessun esito, ma che avrebbero fatto altri accertamenti. Nel frattempo la signora, durante dei lavori in casa, ha trovato alcuni buoni della defunta mamma, senza comunicarne il ritrovamento all’ufficio postale. Ieri alla signora è stata recapitata una raccomandata nella quale l’amministrazione postale comunicava che la ricerca aveva prodotto esito negativo.Dopo aver letto la lettera, lo stupore prima e la rabbia poi, hanno invaso la mente della signora, che non riusciva a credere a quanto aveva appena letto. La signora si chiede “com’è possibile che mi si comunichi che a nome di mia mamma non è intestato nessun titolo e davanti a miei occhi ho due buoni postali intestati a lei, ed altri ancora li hanno i miei nipoti? Non so darmi proprio una spiegazione, posso solo pensare che nell’ufficio postale ci sia disorganizzazione e mancanza di professionalità”. Comunque la signora non è intenzionata a darsi per vinta ed è pronta a dare mandato al proprio avvocato per chiarire questa situazione, sperando che l’accaduto sia solo un errore umano e non qualcos’altro. [Nativo]Corriere dell’Irpinia
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Una linea Montecalvo – Benevento per il trasporto
[Ed. 21/12/2003] Montecalvo Irpino AV – I cittadini chiedono da tempo l’istituzione di un servizio di autotrasporto pubblico che colleghi il centro irpino con la città di Benevento. Sono diverse decine i giovani locali che quotidianamente raggiungono il capoluogo Sannita per frequentare i corsi dell’Università del Sannio. I ragazzi viaggiano con auto private perché non ci sono collegamenti idonei a soddisfare le loro esigenze.
Chi non ha a disposizione un’auto è costretto a frequentare saltuariamente. Eppure Montecalvo dista dal centro di Benevento solo 30 KM. I familiari degli studenti ma anche numerosi lavoratori pendolari chiedono con forza l’istituzione di almeno due corse di andata e due di ritorno al giorno.








