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Emmanuel Mission

[Ed. 00/12/2001] Montecalvo Irpino AV – L’Emmanuel Mission semina i suoi principi morali anche a Montecalvo Irpino. Ma cos’è esattamente l’Emmanuel Mission? Si tratta di una missione religiosa avuta inizio nel settembre del 2001 ad opera di alcune suore della Sacra Famiglia. Le finalità della missione si possono riassumere nello sforzo di far conoscere e promuovere l’importanza etica dello spirito familiare sull’esempio della Famiglia per eccellenza, ossia quella di Nazaret. Tale finalità nasce da un bisogno più che mai attuale visto il delicato momento storico che stiamo vivendo. E’ sotto gli occhi di tutti lo sgretolamento lento ma inesorabile che ha ormai da molti anni inglobato anche il valore “famiglia”, con le conseguenze sociali che ben si conoscono e di cui si discute ormai con sempre maggiore frequenza.

Dicevamo che questa esperienza è nata nell’inverno del 2001, quando un gruppo di suore tutte dell’ordine della Sacra Famiglia ma operanti in zone differenti della Penisola, ha organizzato questa settimana di spiritualità con e per i Montecalvesi. Pochi giorni, dunque, ma sicuramente molto intensi. Al centro della missione non sono state solo le famiglie e gli adulti in genere, ma anche i giovanissimi e i giovani hanno trovato un loro spazio preciso e ben definito, e non poteva non essere così visto che l’attenzione era rivolta, come dicevamo, alla “famiglia”.

L’Emmanuel Mission senza dubbio ha lasciato un segno molto positivo nella collettività montecalvese, e a riprova di ciò nell’inverno appena trascorso l’esperienza ha avuto il suo naturale seguito con una nuova settimana di spiritualità guidata sempre dalle suore della Sacra Famiglia. Numerose sono state le attività svolte in questi sei giorni ( tra le tante vanno ricordati gli incontri con le famiglie e le scolaresche, la comunione agli ammalati, piccole rappresentazioni teatrali e diversi laboratori creativi con i ragazzi ), ed altissimo è stato il consenso ricevuto anche in questa occasione dalle suore.

Inutile ricordare che tutto ciò a Montecalvo Irpino è stato reso possibile grazie all’interessamento e alla ferrea volontà del parroco, don Teodoro Rapano, ormai non nuovo ad iniziative così importanti. L’augurio è che questa splendida avventura con le suore della Sacra Famiglia possa crescere sempre nel tempo fino a diventare veramente qualcosa di “familiare” ( lasciatemi il gioco di parole ) con i Montecalvesi. E chissà che un giorno Montecalvo Irpino possa avere il dono di poter nuovamente ospitare stabilmente un gruppo di suore che tanta parte nel passato hanno avuto nella formazione di numerose coscienze cristiane. Si dice che la speranza sia l’ultima a morire, e noi dunque attendiamo fiduciosi il corso degli eventi.

[Nativo]

Antonio Cardillo

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Emmanuel Mission – L’intervista
In dialogo con le suore della Sacra Famiglia

Durante l’Emmanuel Mission ho avuto modo di incontrare una delle suore impegnate nella Missione che gentilmente si è prestata a rispondere a qualche domanda . Si tratta di suor Marina che voglio ringraziare fin d’ora per la disponibilità. Ma ascoltiamo le sue dichiarazioni :
Il vostro ordine è stato fondato dal beato don Pietro Bonilli. Ma chi è il beato Pietro Bonilli?
Don Pietro è un uomo enormemente religioso, in lui regna il fascino della Sacra Famiglia
Ricorda un pensiero del beato che l’ha colpita particolarmente?
Certamente. Don Pietro in una occasione ebbe modo di dire : “Il modello Gesù, Giuseppe e Maria è da adottare uniformemente per il cammino di santità”.
Nell’ambito della famiglia celeste, lei a chi si affida?
Mi affido certamente a don Pietro, ma non solo ovviamente. Per me è molto importante la Trinità del Padre, Figlio e Spirito Santo.
Protetta e illuminata dal Bonilli, qual è il suo compito e quelle delle sue consorelle oggi?
Il rispetto di un parametro chiaro ma fondamentale : dare, fare e costruire la famiglia ovunque.
Potrebbe spiegarsi meglio?
Spesso si ha paura di mettere al mondo i figli, non si sa come occuparsene, a volte alcuni sono purtroppo emarginati per molte ragioni e non possono godere dell’affetto che solo una famiglia può elargire. Ed è proprio qui che noi dobbiamo collocarci e dare il nostro contributo nello scioglimento delle ansie e dei dubbi che portano le persone a privarsi del valore della famiglia.
C’è un evento vissuto o semplicemente appreso nella sua vita che le ha  dato una vera lezione di vita?
Sì, non l’ho vissuto io, ma il beato Pietro Bonilli. Era il settembre del 1800 quando il Bonilli si occupò di un bambino, il quale,  malgrado fosse stato colpito da una malattia altamente infettiva, si vide ospitare dal Bonilli stesso e quindi ottenne così una famiglia in cui poter stare con dignità. Ecco, questo episodio mi è rimasto sempre impresso e mi ha insegnato tante cose.
Va detto che nella società in cui viviamo questo splendido comportamento non è da tutti!
Lo so bene, sono presenti molti, come dire, antivalori. Ed è proprio per questo i veri credenti di Cristo devono riscoprire un’arma potentissima, “l’amore”, la sola capace di farci superare le paure, i dubbi che ci attanagliano tutti i giorni e ci impediscono di vivere la nostra fede all’insegna dell’autenticità.
Qual è il simbolo della Sacra Famiglia?
E’ un medaglione ( che portiamo sempre al collo ) con due facciate. Sulla prima è visibile la Sacra Famiglia, sulla seconda sono rappresentate delle anime del Purgatorio che aspettano di scontare i propri peccati accompagnati dal proprio angelo raffigurato al di sopra di loro.
Come si sente ogni volta che presta aiuto ai bisognosi?
Cristianamente mi sento arricchita nella fede e mi sento più vicina a Dio. Umanamente mi sento sicuramente più utile e felice a tal punto che penso più serenamente anche alla morte.

Bene, non mi resta che ringraziare suor Marina per la disponibilità mostrata in questa illuminante intervista. A lei e a tutte le suore auguriamo di continuare ad essere sempre autentiche e convinte testimoni della famiglia di Nazaret.

E’ giusto concludere questo spazio con una profonda espressione di fede del Bonilli condensata in questa sua bella espressione : “la vita non è bella se non è spesa nella carità. Tutto passa, tutto è fugace quaggiù. Passa il tempo e passano le cose, una cosa sola rimane : la Carità”.

[Nativo]

Serena Corvino

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