Poesia,  Spigolature

A Rosina

Antonio Stiscia
Scriver dei versi, ad un vero somaro
È stato il mio cruccio, più unico che raro

E quando ho saputo che era asinella
La rima si è sciolta più sinuosa e bella

Si chiama Rosina, ed è incoraggiante
Dalle lunghe orecchie e dal passo ondeggiante
È la regina indiscussa della Contrada Cesine
Custode gelosa di tante piccole stradine

Esempio di forza e di sopportazione
Di lavoro incessante e di dedizione
Graziosa e gentile la dolce asinella
Col suo andar lento, sotto l’umile sella

Compagna di fatiche e discreta confidente
Testimone di drammi e conduttrice prudente.

Il progresso ne ha segnato la messa in pensione
Sostituita dalle macchine e con un nuovo padrone

In un mondo che è tutto falso e taroccato
Dove l’ignorante è quasi sempre laureato
Ci piace pensare che se la cultura, è dell’uomo la buccia
Per conservarla bene, dobbiamo perseguire la ciuccia

 

[Nativo]

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