Cronaca

  • Cronaca

    Anatra morta a Montecalvo

    [Ed. 14/02/2006] Montecalvo Irpino AV – Due ali ed una carcassa, questo rimaneva di un grosso volatile che è stato rinvenuto la sera di lunedì da Felice Cusano, un anziano signore che abita in contrada Malvizza di Montecalvo. I resti sono stati inviati al centro di igiene e profilassi di Portici, le attrezzature utilizzate per il prelievo incenerite ed è stata disposta una disinfestazione dell’area. Nella mattinata di ieri è scattata la procedura di emergenza della protezione civile. Sul luogo del ritrovamento il servizio veterinario dell’ASL AV1 ed i vigili del fuoco. Il dott. Mario Di Giulio, coadiuvato da una unità dei vigili del fuoco, ha prelevato la carcassa dell’animale morto che è stata sigillata. Poi sono state incenerite tutte le suppellettili e le attrezzature utilizzate per il prelievo. Allo stato attuale non è dato sapere come il volatile sia morto. L’emergenza degli ultimi giorni ha fatto immediatamente pensare ad un possibile allarme sars ma le autorità sanitarie minimizzano ed invitano alla calma per evitare inutili allarmismi. La carcassa attualmente è a disposizione dell’istituto di igiene e profilassi di Portici che provvederà agli esami ed alle analisi per stabilire il volatile come sia morto. Non è escluso che siano stati i cani stessi ad ucciderlo o che sia morto per cause naturali. Vicino al luogo del ritrovamento, infatti, c’è una piccolo laghetto dove uccelli migratori si fermano a bere. I cani avrebbero potuto predare lì l’uccello. Ma il dubbio c’è e le autorità sanitarie hanno seguito la procedura. Nei prossimi giorni nell’area è stata disposta una disinfestazione a scopo cautelativo. Intanto c’è già una coda polemica sulla procedura seguita. Il sindaco del Comune, la massima autorità sanitaria sul territorio, non è stato avvisato dell’operazione in corso. Non sarebbero state avvisate neanche le forze dell’ordine che in queste ore stanno effettuando delle indagini. [Nativo]

    Corriere dell’ Irpinia

  • Persone

    Antonio De Florio

    Mario Aucelli

    [Ed. 03/03/2003] Nato a Montecalvo Irpino il 16/06/1936. Già Dirigente Superiore della Pubblica Amministrazione, è attualmente professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze.
    Esperto di Legislazione e di Politiche Scolastiche, nella sua lunga attività professionale ha percorso, in qualità di docente e/o dirigente, vari gradi di istruzione della scuola, da quella elementare alla secondaria superiore. Successivamente è passato nei ruoli amministrativi della Pubblica Istruzione, ricoprendo gli incarichi di Provveditore agli Studi di Siena, di Firenze e di Sovrintendente Scolastico per la Toscana.
    Negli studi da lui condotti, appaiono notevoli quelli sull’integrazione scolastica dei disabili, anche grazie alla sua pluriennale attività di docente nei Corsi di Specializzazione Polivalente. È stato Responsabile del Servizio Aggiornamento dell’IRRSAE (oggi IRRE) della Toscana e Vicepresidente dello stesso Istituto.
    Notevolissima la sua attività pubblicistica: iscritto all’Albo dei Giornalisti della Toscana, ha pubblicato molteplici articoli sulle più importanti riviste di politica scolastica, quali: “La Vita Scolastica” (Ed. Giunti); “Vita dell’ Infanzia” (Opera Montessori); “Rassegna dell’Istruzione” (Ed. Le Monnier); “Rivista dell’Istruzione” (Ed. Maggioli); “Diritto allo Studio” (Ed. Armando).
    È stato altresì Direttore Responsabile della Rivista “Scuola Toscana” e Direttore, insieme all’Avvocato Corrado Mauceri, della Collana di Legislazione Scolastica (Ed. Giunti). Le sue opere più rilevanti sono: Nuovo commentario di legislazione dell’istruzione elementare (Ed. Giunti-Lisciani); Come organizzare l’integrazione dei soggetti handicappati (Ed. Giunti-Lisciani); Handicap e funzione sociale della scuola (Ed. Del Cerro).
    Ha contribuito, insieme ad altri autori, alla stesura di vari altri volumi attinenti alla politica scolastica e alla formazione dei docenti. Meritano, inoltre, di essere menzionati, per l’attualità delle loro argomentazioni, almeno i seguenti altri testi: Il nuovo ruolo del dirigente scolastico; Autonomia e dirigenza nella scuola; Il problema dell’autonomia scolastica e il ruolo del dirigente scolastico, tutti pubblicati per i caratteri delle Edizioni ETS. [Nativo]

    [Crediti│Foto: Mario Aucelli]

    [Bibliografia di riferimento]
    [Aucelli M., La memoria restituita: Montecalvesi sulla cresta dell’onda , Inedito]

  • Cronaca

    Agricoltura, manodopera cara

    [Ed. 00/00/0000] Montecacalvo Irpino AV – Una politica agricola più mirata atta a conferire valore al prodotto finito con un prezzo che crei redditività.
    L’appello lo lancia l’assessore allo sviluppo, promozione, commercio ed artigianato Nicola Serafino del Comune di Montecalvo Irpino da sempre attento al trend economico del comparto agricolo e alle sue ricadute territoriali.
    “Attualmente- spiega Serafino- i prezzi non sono sufficienti a coprire il prezzo della manodopera”.
    “Questo non comporta reddito- aggiunge- e produce tagli occupazionali”.
    Da qui la preoccupazione dell’assessore al ramo, che auspica un modello di politica agricola più attinente al territorio e alle sue singole esigenze, con una stabilizzazione sui prezzi, al fine di reggere anche la competitività sui mercati internazionali .
    “Nonostante gli aiuti comunitari- continua Serafino- quella del settore agricolo è una crisi di ampio respiro non solo nazionale ma di carattere internazionale che si ripercuote sulle zone interne e dunque anche nel nostro territorio”.
    Per l’assessore, la via per uscire dalla particolare congiuntura negativa consiste in un controllo più razionale e sapiente sui prezzi alla produzione al fine di innescare una adeguata fonte di ricchezza che abbia i suoi benefici sul versante occupazionale e lavorativo. Intanto, si muove con progetti ambiziosi il lavoro dell’assessorato allo Sviluppo del paese ufitano.
    Tra le proposte da inserire all’interno del Puc (piano urbanistico comunale), avanzate da Serafino, c’è quella di realizzare un campo da golf nel territorio di Montecalvo e una pista per eliporto.
    “Due programmazioni- mette in evidenza- idonee a creare sviluppo e ad attrarre, nel contempo, investitori esteri”. Previsti una serie di confronti anche con le amministrazioni del vasto comprensorio sulle politiche territoriali. [Nativo] [www.denaro.it]

    Redazione

  • Cronaca

    Riaprono le scuole

    [Ed. 15/09/2004] Montecalvo Irpino AV – Ufficialmente oggi è iniziato il nuovo anno scolastico per tutti gli studenti di ogni ordine e grado. A montecalvo, dopo anni di attesa, finalmente la popolazione scolastica ,questa volta, si è trovata di fronte a delle inaspettate novità. Infatti sono stati messi dalla dirigenza scolastica, anch’essa mutata nella figura del suo primo dirigente, i nuovi locali di Via Palombaro, dove sono state trasferite le classi della scuola elementare. Una struttura moderna e funzionale adattissima alle esigenze degli alunni che oltre ad avere arredi nuovi, avranno a disposizioni anche adeguati laboratori per un miglior sviluppo della didattica. Cambiamenti , anche dal punto di vista del percorso didattico. Infatti con l’entrata a regime della riforma “Moratti”, i ragazzi saranno seguiti nella loro formazione da un maestro ” tutor” che li guiderà nel loro cammino scolastico. Ma tante sono le attività e le novità  in cantiere. Agli alunni e ai docenti un appassionato in bocca al lupo. [Nativo]

  • Persone

    Generale Guido SCOPPETTONE

    Scheda di Mario Aucelli

    [Edito 00/00/0000] Nato a Montecalvo il 28 luglio 1908. Morto a Torre del Greco, dove viveva con l’unico nipote diretto, ing.Giuseppe Zagarese,il 19 marzo 2007. Per espressa volontà dell’estinto è stato tumulato nella tomba di famiglia a Montecalvo.

    Prima di parlare della carriera di questo illustre nostro concittadino, ci piace riportare una “espressione” del nipote, ing. Giuseppe Zagarese, che ci ha fatto la cortesia di compilarci il curriculum dello zio generale:

    “ …partì da Montecalvo con la valigia di cartone legata con lo spago e, da solo, sempre da solo, vi è ritornato con l’auto blu dello Statoper aspera ad astra”.

    Per le condizioni economiche precarie della famiglia, dopo le scuole elementari, si adattò, per sopravvivere, a fare tanti mestieri, anche il manovale. Traslocò a Benvenuto dove si erano trasferiti i familiari. Qui conseguì il diploma di ragioneria. Si trasferì poi a Napoli dove si iscrisse alla facoltà di Economia e Commercio. Per poter studiare faceva l’istitutore presso il collegio S. Filippo Neri e, la sera, il consulente presso uno studio privato di consulenza amministrativa. La sua massima aspirazione era poter fare il maresciallo dei carabinieri, cosa che non gli riuscì. Era testardo e voleva emergere dalla precarietà che, allora, caratterizzava la vita di quasi tutti.

    A Napoli venne a sapere che lo Stato aveva bandito il concorso per allievi ufficiali. Pensò di parteciparvi. L’entusiasmo si spense subito. Allora per accedere all’Accademia Militare occorreva disporre di un bel gruzzoletto che il futuro generale non aveva. Tanto brigò che riuscì ad ottenere, a Montecalvo, un prestito dal dottor Carlo Caccese, “regolarmente restituito”, come scrive il nipote.

    Avuti i soldi potè accedere all’Accademia.

  • Cronaca

    Azienda sociale, come accedere ai fondi regionali

    [Ed. 01/07/2005] Montecalvo Irpino AV – Azienda sociale, come accedere ai fondi regionali Sei milioni e mezzo di euro per sostenere l’economia sociale in Campania e creare nuove opportunità lavorative. È quanto prevede “Il Sociale si fa Impresa“: un progetto finanziato dalla Regione con fondi europei e gestito dall’Ati Inter/Azione, costituita dall’Ape, agenzia per la promozione della cooperazione sociale (ente capofila), il consorzio di cooperative sociali Gesco, Cidis Onlus, Alisei Ong e il consorzio Cgm.
    Il progetto è stato presentato martedì 28 giugno a Montecalvo Irpino presso la sala convegni Oasi Maria Immacolata in via S. Antonio. All’incontro hanno preso parte Antonio Castaldo, Regione Campania; Gianni Iorio, vice sindaco di Montecalvo Irpino; Francesco Lo Conte, assessore provinciale al Lavoro; Gianluca Stendardo, comitato di pilotaggio Ati Inter/Azione; Maria Teresa Terreri, referente del coordinamento dell’Ati Inter/Azione. Durante l’incontro, a carattere seminariale, sono state illustrate agli organismi del terzo settore le modalità per accedere ai piccoli sussidi messi a bando. Il bando di finanziamento è già stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Campania. Per favorire un’ampia partecipazione è già on line il sito www.ilsocialesifaimpresa.it, dove sono reperibili le informazioni e la documentazione necessaria per partecipare all’iniziativa. La data di scadenza per la presentazione delle domande di finanziamento è fissata per il prossimo 5 agosto.
    Diverse le azioni che compongono l’intervento. Ognuna di esse si rivolge a organismi del terzo settore che sono chiamati a favorire l’inserimento lavoratori di soggetti appartenenti a fasce deboli: ex-detenuti, immigrati, tossicodipendenti, disabili.
    Si tratta di un’occasione unica per rafforzare il tessuto dell’economia sociale della Regione e contrastare la disoccupazione, particolarmente elevata proprio tra i soggetti che appartengono a gruppi socialmente svantaggiati. S.B. [Nativo]
    Nella foto di Franco D’Addona: l’assessore Francesco Lo Conte e il Vice-Sindaco Gianni Iorio

  • Cronaca

    Montecalvo: pioggia di bollette, scatta la protesta

    [Ed. 08/09/2004] Montecalvo irpino AV – Il gruppo civico d’opposizione «La Campana», con capogruppo consiliare Carlo Pizzillo, attacca duramente l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giancarlo Di Rubbo. Causa del disappunto sono le richieste di pagamento degli oneri di ricostruzione inoltrate ai cittadini di Montecalvo nell’ultimo periodo da parte del comune. Secondo il gruppo della Campana «l’amministrazione comunale ha notificato numerose richieste per il pagamento degli oneri di costruzione, ma i nostri amministratori, nello stile che ormai li contraddistingue, pur avendo predisposto ”l’operazione” prima delle consultazioni comunali, hanno notificato le relative richieste nel mese di agosto. Molte delle richieste sono ampiamente prescritte. Il gruppo della Campana è a disposizione, presso la sede in corso Vittorio Emanuele, nei giorni di mercoledì e venerdì dalle ore 18.00 alle 20.00, per fornire ogni chiarimento». Il vice sindaco, Giovanni Iorio, difende l’amministrazione: «L’amministrazione in questa storia non centra proprio nulla. Le richieste di pagamento degli oneri di ricostruzione vengono effettuate dagli uffici competenti e non dall’amministrazione. Le richieste di pagamento non erano state programmate nè prima nè dopo le elezioni». Il vice sindaco aggiunge «se le richieste di pagamento degli oneri di ricostruzione sono ampiamente prescritte, come afferma l’opposizione non sta all’amministrazione giudicare, ma saranno gli uffici competenti a verificare». [Nativo]

    Il Mattino

  • Cronaca

    L’arrivederci di P.Lorenzo alla comunità Montecalvese.

    [Ed. 09/09/2004] Montecalvo Irpino AV – Dopo ventiquattro anni di permanenza ininterrotta, più cinque anni risalenti alla fine degli anni sessanta inzio anni settanta, per disposizione dei superiori ,P.Lorenzo Mastrocinque, si trasferisce nella vicina comunità francescana di Casalbore, senza tagliare completamente i rapporti con il nostro paese. Infatti, eccezionalmente, conserva, per bontà dei superiori sia religiosi che diocesani,la direzione del centro comunitario Maria SS. “Regina della Pace” in contrada Malvizza di Montecalvo Irpino (av). Da questo si evince con chiarezza che, il suo, non è un addio ma un semplice arrivederci, con somma soddisfazione della nostra comunità di cui ha rappresentato per tanti anni, la grande forza spirituale, umana e sociale. Dunque il nostro P.Lorenzo, insignito della cittadinanza onoraria conferitagli pubblicamente dal sindaco del tempo geom.Alfonso Caccese in occasione del suo cinquantesimo anno di sacerdozio avvenuto il 19 marzo 2003,difficilmente dimenticherà gli anni trascorsi nel convento di S.Antonio, dove nel corso della sua lunga permanenza si sono formati allo spirito francescano diverse generazioni di giovani montecalvesi che conservano di lui un ricordo indelebile e tanta riconoscenza. Memorabili rimarranno nella memoria collettiva i suoi spettacoli canori ,teatrali e sportivi, voluti per incoraggiare ed insegnare ai nostri giovani un nuovo modo di vivere e di preparazione alla vita vera. Ma la sua attenzione non è stata solo rivolta ai giovani ma forte e costante il suo impegno verso le persone malate ed anziane alle quali ha sempre saputo donare una parola di conforto e di serenità, non dimenticando mai di avvicinarli ai sacramenti che sono la logica conclusione di ogni vera attività sacerdotale, pastorale e missionaria. Indimenticabili sono pure i vari pellegrinaggi-gita in Italia e all’estero ( Francia,Spagna,Jugoslavia,) sempre svoltisi con gioconda letizia. Grazie P.Lorenzo , speriamo di vedervi ancora tra di noi. [Nativo]

    Alfonso Caccese

  • Commiati,  Persone

    Padre Filippo Lucarelli

    Giovanni Bosco Maria Cavalletti

    Montecalvo Irpino AV – Correva l’anno 2007 quando il molto reverendo Padre Filippo Lucarelli celebrava, nella sua amata Montecalvo, il cinquantesimo del suo ministero sacerdotale.
    Nulla ancora faceva presagire, allora, il triste epilogo di una storia conventuale che, per quanto lunga quasi quattrocento anni, pareva non volergli più dare il tempo per consumare i suoi fausti giorni nelle amate stanze e negli ampi verdi spazi dell’antico cenobio che ancora riverberano, ma solo per chi ha orecchie per intendere, gli echi della gloriosa storia francescana della provincia minoritica dei frati minori di Benevento ed Avellino.
    Ma così non è stato: a dispetto delle ultime vicissitudini, che di fatto hanno decretato la fine del convento di S. Antonio in Montecalvo, per un arcano disegno provvidenziale, l’ascesa al cielo di Padre Filippo ha preso il via da quelle stanze e da quegli spazi, come a dire: “l’uomo propone, e Dio dispone” …
    Ultimo erede di una lunga schiera di frati di cui il tempo mai cancellerà la fausta impronta, il nostro caro Padre Filippo si è ricongiunto, nella comunione dei santi, con gli indimenticati, e indimenticabili, Fra Teofilo, Fra Elzeario, Padre Lorenzo…

    In memoria del molto reverendo Padre Filippo Lucarelli,due volte ministro provinciale dei frati minori delle province di Avellino e Benevento, gia’ assistente spirituale presso l’Universita’ Cattolica di Milano e collaboratore dei primi eredi del Padre Agostino Gemelli, rifondatore dell’Oasi Maria Immacolata di Montecalvo Irpino, montecalvese con i montecalvesi, ripropongo un mio piccolo articolo scritto in occasione del suo cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacedotale: “pretendere di sintetizzare in pochi fogli l’attività di un cinquantennio denso di ricche e fruttuose opere, sociali e religiose, avrebbe il senso di sminuire la portata di un impegno che, per sua natura, travalica il tempo dei dieci lustri, ben oltre proiettando il suo riverbero.
    E tanto più, ciò, a riguardo del contesto in cui opere ed impegno si calano e sviluppano: l’ordine religioso dei frati minori di San Francesco, la storicamente gloriosa provincia minoritica di Benevento ed Avellino, il vetusto convento di Sant’Antonio e l’Oasi Maria Immacolata in Montecalvo Irpino.
    Ambiti e luoghi di per sé alti nella responsabilità di tener vive tradizioni consolidate di formazione umana ed evangelica, rischiosi nella tentazione di adagiarsi nella ripetitività di atti che i tempi avrebbero potuto non più riconoscere.
    Il vivificarli, però, nello spirito ereditiero calato nel continuo novello sentire, assicura sostanza da vivere e tramandare.
    E’ciò che mi pare di cogliere nell’opera cinquantennale di Padre Filippo, direttamente da me conosciuta negli ultimi decenni e, di riflesso vissuta, per i primi tempi, grazie alla testimonianza familiare a me giunta da mio padre, e ancor più da mia madre, per oltre un trentennio ministra dell’O.F.S. montecalvese, già amica e collaboratrice del fondatore dell’oasi padre Marciano Ciccarelli.
    Ed ecco, così, che anche il breve spazio occupato da pochi caratteri stampati riesce a tramandare un’essenza: la gioventù che non teme l’incalzare degli anni.
    E’in quest’ottica che colloco, ad esempio, la promozione dell’associazione culturale Ieri-Oggi, il cui nome, come le iniziative prodotte, e ricordo, tra queste, quella dei giovedì di marzo, diventano manifesto e strumento costante di costruzione sociale fondante sulle stabili basi della tradizione;
    l’istituzione della festa degli emigranti, apparentemente superata nella distorta visione di un mondo globalizzato, ma di fatto provvidenziale nel ricucire gli sfilacciamenti di un cordone culturale comune a chi vive nella terra natale e a chi, lontano da essa, rischia di impoverire il personale bagaglio del patrimonio antico e comune; la produzione degli storici calendari che nella scansione commemorativa di date importanti hanno riproposto all’attenzione dei contemporanei eventi, come la fondazione del convento di S. Antonio, e personaggi, come il Beato Felice da Corsano e S. Pompilio M. Pirrotti, che l’autentica carità cristiana, fonte della loro forza rivoluzionaria, fa rivivere per meglio illuminare il nostro cammino futuro; il proporre, con successo, l’inserimento del nome di Padre Marciano Ciccarelli nella toponomastica montecalvese, limpida testimonianza a suggello dello stretto secolare connubio tra comunità francescana e popolo di Montecalvo; la fondazione del centro giovanile antoniano, generoso dono ai giovani d’ogni luogo e d’ogni tempo; e tant’altro nel contemporaneo svolgimento di un quotidiano esteso tra l’Oasi, la Casa S. Elisabetta, suo regalo agli anziani, il convento e realtà extra moenia. Cinquant’anni vissuti, una vita donata. messa anche alla prova, a volte, ma come quella di chiunque non si possa dire sia passato invano” [Foto Franco D’Addona]

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  • Persone

    Il mio amico Krusciov

    Antonio Stiscia

    [Ed. 03/09/2005] Si chiamava Fedele Schiavone, ma per tutti era Krusciov, e questa la dice lunga sulle sue idee politiche. Era comunista,un comunista vero,con le sue convinzioni e con quello spirito critico profondo che gli veniva dall’essere montecalvese (un sano e irrituale miscuglio di Saggezza e Incoscienza). Nella sua casa, che io frequentavo,per l’affettuosa amicizia con la figlia Italia(tutto dire!), campeggiavano i ritratti dei grandi del Comunismo,primo fra tutti quel Carlo Marx, riprodotto nella famosa foto vista e rivista tantissime volte,nella sfilata del 1° Maggio nella Piazza Rossa.

    Non era un osservante,né tantomeno un dirigista,e il fatto che lo chiamassero Krusciov (Il segretario comunista che denunciò i crimini di Stalin),la dice lunga sul suo essere un comunista diverso,un Comunista Italiano,lontano dalla lugubre fierezza di Stalin * e dalla stucchevolezza bolscevica di Togliatti, un antesignano di quell’Enrico Berlinguer-l’ultimo comunista.

    Mi diceva che i Comunisti Italiani non avevano nulla da imparare da quelli Sovietici,anzi la lezione del Buonarrotti e soprattutto di Antonio Gramsci,facevano del Comunismo italiano,una specie di isola felix, dove il materialismo storico era rimasta una filosofia pura e non solo movimentismo rivoluzionario. Con Fedele avevo delle lunghe e peregrine discussioni,e da buon democristiano, ho imparato a rispettare le sue idee. Di questa amicizia conservo alcuni ricordi e alcuni suoi scritti(con dedica): L’uomo malato

    Storia del Partito Comunista Montecalvese che dimostrano una profondità e una analisi attenta della condizione dell’uomo”ammalato dal Capitalismo degenere”e una nostalgica visione dei tempi che furono,con quella incontrollata voglia di imparare e di comprendere,per poi cambiare. Questi dattiloscritti sono vere perle di intuizione e un sano monito ai tanti Comunisti di oggi,infarciti di una ideologia sterile e per certi versi anacronistica.

    Si accompagnava, spesso, al suo caro amico(e mio) Michele Lazazzera, icona del Comunismo Montecalvese e Irpino,un uomo presente nella storia politica con quella geniale e spavalda concretezza che anima il rivoluzionario, sempre controcorrente, quasi a significare la bellezza della diversità,la non omologazione, la possibilità di vivere in un mondo MIGLIORE. Fedele, col tempo, si immedesimò, nel suo ideale di uomo politico, quell’Antonio Gramsci che nessuno ricorda e che pochi conoscono. Non so se in cuor suo Fedele, credesse in Dio,ma ciò non ha importanza.

    A me, che credo nell’aldilà e nella legge del contrappasso, immagino il mio vecchio amico, in Paradiso, circondato da Santi e uomini Pii, con i quali discute animatamente, e per l’eternità, di socialismo, di lotta di classe, sorretto e incoraggiato da quel piccolo gobbetto, che con accento sardo,gli parlerà di un mondo migliore, di quel Comunismo vero, che forse avranno trovato solo lassù. Ciao Fedele! Il tuo amico Antonio Stiscia.
    *Stalinismo e fascismo….sono fenomeni simmetrici. In molti dei loro caratteri,entrambi rivelano una somiglianza mortale”. TROTSKY. [Nativo]
    La registrazione del canto è stata realizzata da Angelo Siciliano
    Canto comunista [Demo]

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