Dal confino in Irpinia al ritorno a Trieste nei versi di Marko Kravos
“Esce per Multimedia Edizioni “Cera matria” l’ultima raccolta del poeta di madrelingua slovena. Un uso poliedrico del linguaggio che impone una riflessione sulle origini e la contemporaneità”
[Ed. 04/01/2023] [Leggi l’articolo] [Credit: MARY B. TOLUSSO]”Trieste. C’è un verso nell’ultima raccolta di Marko Kravos che recita esattamente così: “Di casa, io, dove sono? Il mio luogo natio dov’è?”.
Così dall’introduzione di “Cera matria” (Multimedia Edizioni, pag. 128, euro 13) apprendiamo la storia di Kravos, ai più conosciuto come il poeta sloveno di Trieste. Ce la spiega Sinan Gudžević, prefattore del libro e sensibile conoscitore delle origini del nostro poeta.
Kravos è nato in Irpinia, a Montecalvo, dove il regime fascista aveva confinato la sua famiglia: «Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato aveva condannato Josip Kravos, il padre di Marko, al campo di prigionia sull’isola di San Domino per internarlo poi, insieme alla famiglia, a Montecalvo Irpino» dove appunto il poeta nacque. Paese nativo in cui l’autore non è mai tornato, escluse due volte. L’ultima occasione fu per un reading insieme al poeta Josip Osti, nel 2019″. [Continua] [Correlato NEL SITO] [Correlato SUL WEB]
Redazione
[Kravos M., Cera Matria, Multimedia Edizioni, 2019]
Martedi 21 maggio 2019 – Marko Kravos in visita a Montecalvo Irpino