Il nostro passato,  Storia

PRINCIPATO ULTERIORE: MONTECALVO

[Ed. 00/00/0000] Montecalvo è capoluogo di Circondario di 3°. Classe, ed è il più prossimo ad Ariano capo distretto e sede vescovile, da dove dista solo quattro miglia. E distante da Napoli, per la via di Benevento, 40 miglia; da Benevento 12, da Avellino capo luogo della provincia miglia 22. La popolazione ascende a 5180 individui. Il punto più vicino della strada consolare, è quel tratto che rasenta Ariano.

 

Aspetto di Montecalvo

L’abitato di questo Comune abbraccia la parte nord-ovest di un eminente colle, ne sormonta il dosso e declina nella parte sud-ovest. Sicchè una parte dei paese è visibile a que’ Comuni che gli stanno di contro da settentrione; e l’altra parte a quei che verso il sud sono situati. La casa ex feudale posta a cavaliere sull’alto del colle, guarda dalle opposte affacciate ambe le ale del paese, rammentando ancora con le sue negre sdrucite mura il dominio esercitato su quella popolazione da’signori che quelle or derelitte pareti abitarono,ed è visibile,con una chiesa che l’è dappresso, e con molte altre abitazioni che più le sono vicine, a’paesi delle opposte parti. Verso mezzogiorno 1’ orizzonte finisce in Ariano e nelle sue circostanti montagne, che hanno una elevatezza maggiore di Montecalvo. Verso sud-ovest, la vista si disperde, raggiungendo le distanze fìno ai monti di Terra di Lavoro. Da nord-ovest, gli sono di prospetto il Comune di Casalbore appartenente al Circondano, e quello di Buonalbergo che fa parte del Circondano di Paduli. Volgendosi poi al nord-est, si distinguono paesi e confini delle provincie di Capitanata, e Campobasso. L’ orizzonte è molto esteso, ed offre una svariata veduta. Monti, colline, pianure, valli disseminate di case rurali, che masserie si addimandano, particolarmente dalla parte del sud-est e nord-est, offrono allo sguardo una vitale coltivazione ne’campi, ne’ quali monotomia e sterilità sono stranieri.

Geologia

E’ d’uopo confessare che in fatto di geologia non sienvi lavori generali in questo regno; mentre le nostre provincie un campo quasi vergine e molto interessante offrono a’cultori della scienza, essendosi solo finora raccolti alcuni fiori. Percorrendo i vani siti delle provincie suddette, non mancheremo d’investigare, come per noi potrassi meglio, le geologiche condizioni, che andremo alla sua volta esponendo ne’corrispondenti lavori. Nel tenimento del Circondano di Montecalvo da noi percorso, niuna traccia abbiam rinvenuto di rocce che offerto avessero la primitiva formazione, poiché nulla vedesi di ammassamento granitico, di allumina, di ossi do di ferro, di porfido, di quarzo, di diaspro,di feldespato, di sciorlo, di Orniblendola, di basalte e simili, che determinano la natura della roccia di prima formazione. Invece dappertutto si offrono ammassamenti cretacei, macigni, pietra calcare, gesso, marmi; e questi particolarmente nel tenimento del Comune di Casalbore.  Ciò può farci asserire, senza tema di errare, che le montagne del Circondario di che discorriamo sieno di formazione secondaria. Si scorgono in molti siti, e particolarmente in Casalbore, ammassamenti di ciottoli, di formazione mista calcare ed arenaria, non che la selce. Non manca il cemento tufaceo e cretoso, ed in alcuni siti del territorio di Monteealvo alcun tufaceo si osserva sparso di crostacei conchigliferi.Condizioni terziarie son queste, le quali mostrano di esservi su le generali masse di secondaria formazione, altre di terza, e dove queste si rinvengono, debbono essere alquanto superficiali; sicché scavando si troverebbero certo, non a grande profondità, le condizioni generali del tenimento, cioè quelle di seconda formazione; vai quanto dire gli ammassamenti cretacei, il macigno ecc.  Lasciamo a’ cultori della scienza lo investigare le genesi delle diverse formazioni. Noi non dobbiamo esporre teorie; bensì lo stato materiale delle cose, verificato per le nostre osservazioni; esponendo le quali però, non mancheremo in prosieguo di coniciliarle con quanto la scienza ne ha fra noi pronunziato. Nel tenimento di Montecalvo si ritrova il solfato di calce, In vari punti del Circondano si osservano sorgive di acqua sulfurea, particolarmente in Casalbore; in una contrada detta Lame; ed in Contrada detta Malacipolla nel medesimo tenimento di Casalbore evvi una sorgente di acqua ferrata siccome ci è stato assicurato dal dottore D. Alfonso Gallo, unico dottor fisico che siavi in quel Comune, molto abile nella scienza da lui professata , e tale da non poter dubitare della verità delle sue relazioni. Siffatte sorgenti non sono limpide, anzi impunissime, sicché niun uso può farsene. Nulla di più preciso possiam dirne, potendo meglio parlarsene quando siffatte acque saranno per avventura analizzate. Dicevasi esservi nel tenimento di Casalbore una Miniera non aperta di Antimonio, e l’egregio signor Federico Cassitto mancato non ha guari ai viventi, nel Giornale Economico del Principato Ulteriore, vol. 39, pag. 33, lo asseriva. A noi non è riuscito verificarla; anzi sospettando che il chiarissimo professore signor Arcangelo Scacchi avesse fatta per quei luoghi una scientifica peregrinazione, ci siamo recati a pregarlo, perchè ci dicesse particolarmente se di tal miniera avesse contezza; ed egli gentilmente ascoltando le nostre osservazioni geologiche, ci ha detto che in Casalbore andò ricercando con ansia le tracce della miniera della quale aveva fatto accenno il signor Cassitto, ma in niun conto potè rinvenirla; ed essendogli stati presentati alcuni pezzi di solfuro di antimonio come ritrovati nel tenimento, ei riconobbe essere artificiali.

Confinazione

Confina il Comune di Montecalvo dal l’ est al sud col tenimento di Ariano. Al sud-ovest è circondato dal fiume Miscano che per questo tratto lo divide dal tenimento del Comune di Buonalbergo. Al nord-ovest ha il medesimo fiume, che nel lido opposto segna il termine del territorio del Comune di Casalbore. Nei nord-est, il territorio di Montecalvo sorpassa il detto fiume e s’inoltra con la contrada detta Malvizza fino a’ tenimenti dei Comuni di Castelfranco e di Ginestra degli Schiavoni, che apparténgono alla provincia di Capitanata. All’ est-nord-ovest è circondato dal medesimo fiume, il quale proviene da’monti di Castelfranco, e prende tal nome alle vicinanze dell’antico ponte della via Appia Trajana, detto di Santo Spirito, sito nella valle che di vide i tenimenti di Montecalvo e Casalbore, per la confluenza in quel punto di due fiumi , uno detto di Ginestra, poiché dai tenimenti di quel Comune proviene, e l’altro detto fiume Gesso, eh’ è quello propriamente che viene dai monti di Castelfranco, e che rasenta, non lungi dal luogo della confluenza, una montagna ubertosa di gessi ;mescolato al fiume di Ginestra, il nome prende cli Mescano. Detto fiume nella curva che percorre, circondando i vari punti del territorio di Montecalvo,serba la distanza dal detto Comune dove di due miglia, dove di due e mezzo, o tre. Di circa due miglia il Comune dista dai tenimento di Ariano, e di tre da quelli di Ginestra,e Castelfranco. [Nativo]

[Bibliografia di riferimento]
[F. Cirelli Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato, Stabilimento tipografico G. Nobili, Napoli, 1853]

Redazione

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