Cronaca

A Montecalvo nasce il presidio medico, centro all’avanguardia

[Ed. 00/00/0000] Montecalvo Irpino AV – Parte il progetto per il centro medico. Presto la struttura comunale di via Palombaro, che già ospita il centro del 118, potrebbe diventare un poliambulatorio medico dove saranno ubicati tutti i medici di famiglia. Una rivoluzione epocale che pone il centro irpino all’avanguardia. Si tratta di un progetto dell’amministrazione comunale che, dopo aver consultato i medici di famiglia, ha ritenuto utile per la popolazione la creazione di un nucleo di assistenza primaria in cui far confluire i medici di famiglia, i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) e il presidio STIE (118). L’iniziativa va ad inserirsi in un progetto nazionale che va nella direzione di inserire al centro delle attività del Servizio Sanitario Nazionale, il territorio.
«Si tratta dell’attuazione dei centri territoriali – spiega Carlo Pizzillo, medico di famiglia – che hanno lo scopo prioritario di avvicinare con un sistema organizzato, che non sia l’ospedale, il servizio sanitario all’utente». In questa ottica e con la speranza che la dirigenza dell’Azienda Sanitaria contribuisca con modi e tempi che saranno oggetto di discussione tra l’Amministrazione e l’Azienda stessa, l’amministrazione comunale ritiene che la struttura sita in via Palombaro, già sede di struttura psichiatrica dell’ASL AV1, presenti caratteristiche strutturali per poter ospitare il centro medico territoriale. «Tale tipo di scelta – conclude Pizzillo – vuole rappresentare una sorta di sperimentazione di strutture che si richiamano alle cosiddette Unità Territoriali di Assistenza Primaria (UTAP), o a quelle che l’attuale ministro chiama Case della Salute, dove il cittadino trovi il primo livello di assistenza». Intanto intorno alla struttura sono previsti dei lavori.
«Stiamo valutando l’ipotesi di realizzare un nuovo accesso da via Frasciniello – spiega il sindaco Giancarlo Di Rubbo – in più nei prossimi giorni avremo un incontro con il manager dell’Asl per valutare la possibilità di collocare nella struttura di via Palombaro anche altri servizi medici come, ad esempio, alcune attività specialistiche in determinati giorni della settimana». [Nativo]

Redazione

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