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Montecalvo, il cinema chiude e il paese si mobilita per salvarlo

[Edito 23/09/2004] Montecalvo Irpino AV – Si accende il dibattito sul futuro della sala cinematografica. All’indomani della notizia che i proprietari sarebbero intenzionati a chiudere la struttura il prossimo gennaio si moltiplicano le proposte di possibili soluzioni per salvare l’importante istituzione culturale. C’è chi propone degli sgravi fiscali da parte del Comune, ma i problemi non sarebbero solo di ordine economico ma anche di tipo gestionale.
La famiglia Pappano, che da decenni gestisce il cinema in paese, sarebbe impossibilitata a continuare questo tipo di attività. Su questo già c’è stata la proposta di creare una cooperativa di giovani per la gestione con il prezioso supporto della famiglia che fino ad oggi ha gestito la struttura. Ma sul forum di www.alternativapermontecalvo.it è arrivata anche la proposta di un cittadino che, cercando di passare dalle parole ai fatti, propone la creazione di un’associazione, o qualcosa del genere, per la promozione del cinema, Da sottolineare che gli impianti della sala si prestano anche ad utilizzi complementari della sala che potrebbe essere adatta anche ad un laboratorio teatrale o come centro convegni. Considerato che a Montecalvo una struttura per le riunioni pubbliche manca, ed è assolutamente necessaria, si potrebbe anche pensare ad una convenzione con il Comune per la prestazione del servizio. Ma la proposta va anche oltre. Per quanto riguarda la gestione si parla dell’immediata sottoscrizione di una sorta di abbonamento fissato a 50 Euro. Si cercano cento persone disposte a sottoscriverlo. Si pensa ad una struttura no-profit che metta in opera una gestione che assicuri la remunerazione dei proprietari (per la gestione e l’affitto) e la copertura delle spese.
Si potrebbe anche pensare ad iniziative che invoglino i giovani a frequentare la sala con cineforum invernali, insomma farla diventare un vero e proprio centro culturale e punto d’incontro oltre che un semplice luogo per vedere film, in modo da dare quel valore aggiunto che lo differenzi dai DVD visti a casa che sono la maggiore insidia per i cinema. Insomma si sta creando un movimento di opinione che punta al salvataggio di una struttura che rappresenta uno dei pochi vanti per il paese e che oggi rischia di scomparire, sprofondando la comunità ancora di più in un baratro sociale. [Nativo]

Redazione

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