Beni,  BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI,  Cultura

La favola della Via Francigena che solca il bacino della valle del fiume Miscano

[Ed. 09/05/2017] Premesso che: “ L’11 novembre 2009 si è concluso l’iter procedurale per la validazione ufficiale del tracciato della Via Francigena, con la firma congiunta del Ministro per i beni e le attività culturali, on. Sandro Bondi e del Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, on.le Luca Zaia.L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto di Valorizzazione degli itinerari storici, culturali e religiosi realizzato dal Ministero per i beni e le attività culturali ed è stata coordinata dalla Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore, presso la quale opera il Comitato scientifico della Consulta degli itinerari storici, culturali e religiosi.” Nella seduta del 31 marzo 2009 il Comitato aveva espresso la sua formale approvazione del tracciato, così come illustrato nel sito web della Direzione (http://www.francigenalibrari.beniculturali.it/…/newsHP3…) in cui sono riportate tutte le informazioni sulle mappe, le tracce GPS e i road book del percorso.
Il progetto consentirà di procedere agevolmente all’adozione e realizzazione, in sede locale, di tutti gli strumenti, per la migliore valorizzazione del tratto viario anche a beneficio del corpus unitario che attraversa il Paese dal passo Gran San Bernardo fino a Roma.
L’Italia può contare sulla piena e totale visibilità di un tracciato ricco di testimonianze artistiche, religiose e culturali, punto d’incontro nel passato anche di differenti ideologie terrene e spirituali. Tutto ciò rappresenta una straordinaria potenzialità turistico-culturale di sicura valenza sul tessuto economico di tutti i territori coinvolti nel progetto.
Il Governo ha raggiunto l’obiettivo anche grazie alla forte cooperazione fra istituzioni locali, riunite nell’Associazione Europea delle Vie Francigene (attiva anche con il portale www.assiciazioneviafrancigena.com), regionali, statali ed europee”.
Si evidenzia che da qualche tempo, nel bacino della Valle del fiume Miscano, storico sito della Campania interna, sono spuntate come funghi, lungo le strade, una serie di frecce segnaletiche direzionali con sopra scritto “VIA FRANCIGENA” e proclami sul web, inneggianti la presenza di detta via.
E’ una bufala senza precedenti, considerato che il toponimo “Via Francigena” è la denominazione del percorso dei pellegrini che, dai valichi delle Alpi, si recavano a Roma.
Pertanto, celebrare e fare promozione di un tracciato mai esistito è un falso storico.
La favola della Via Francigena campana inganna gli stolti ma non la storia e la cultura.
Le uniche vie storiche che attraversano la nostra Campania e corrono in direzione del porto di Brindisi sono. LA Via Appia (Roma – Benevento Brindisi ) e la Via Traiana (Benevento Brindisi). Tracciati storici riconosciuti grazie alle fonti, ai ponti, ai resti di lastricati e dalle monumentali iscrizioni (miliari e lastre) distribuite lungo il loro tracciato.
Appare pertanto fuorviante tale pretesa e fuorviante è il messaggio che ne deriva, perché allontana e distrae dal vero, induce in errore e mette fuori strada.
Scandalosi appaiono anche altri cartelli distribuiti lungo il tracciato del Regio Tratturo Pescasseroli Candela, dove si ignora che lo stesso nasce a Pescasseroli e corre in direzione di Candela, come attestato dalle fonti e dalla numerazione progressiva dei miliari. La Comunità Montana Valle Ufita, ha pensato bene di invertire il percorso come affermato sui loro cartelli (Regio Tratturo “Candela Pescasseroli”, che per correttezza andrebbero rimossi e bruciati nel rispetto della “Verità Storica”).
Altri cartelli, prodotti dalla Comunità Montana del Fortore, celebrano un tracciato storico mai esistito, come si rileva dagli stessi, relativo a una “Via Traianea” Roma Brindisi, ignorando che la Via Traiana nasce a Benevento, ai piedi del monumentale Arco di Traiano e corre in direzione di Brindisi, solcando il cuore del Bacino della Valle del fiume Miscano .
Celebrare inesistenti tracciati e distorte fantasiose verità, rivela false attestazioni, improvvisazione, errori madornali e carenza culturale. La Promozione della Conoscenza impone professionalità e competenza.

Roberto Patrevita

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