Beni,  Beni artistici e storici

Lo storico Palazzo Stiscia

Per gentile concessione di Giovanni Bosco Maria Cavalletti, Storia di Montecalvo Irpino, opera in allestimento.

 

La famiglia Stiscia, attuale proprietaria dell’immobile che la tradizione orale tramanda come l’antica residenza di Mario Carafa, figlio di Giovan Francesco secondo conte di Montecalvo, riferisce che ancor prima dell’elezione episcopale di monsignor Gaetano Maria Stiscia a vescovo di Nusco (1860-1870), un loro avo l’acquistò dalla famiglia Volpe, di origine beneventana […][1]. Potremmo ipotizzare, secondo tale ricostruzione, che dagli eredi di Mario Carafa l’antico palazzo sia passato alla famiglia Volpe […] e, da questa, agli attuali proprietari Stiscia. Il palazzo originario fu raso al suolo e ricostruito ex novo dopo il terremoto del 21 agosto 1962.

L’attuale residenza Stiscia




[1] La presenza a Montecalvo della famiglia Volpe è testimoniata dal certificato del 24 gennaio 1713 che attesta le pubblicazioni di matrimonio da celebrarsi tra la signora Giuseppa Piccirillo e il dottor fisico signor Luca Volpe di Benevento. Il cognome della futura sposa ci riannoda alla famiglia del rettore parroco di San Nicola, il reverendo Giuseppe Piccirillo che ebbe intensi rapporti con la città di Benevento essendo già dal 1695 il procuratore del canonico Paolo Farelli, arcidiacono della cattedrale beneventana, e dal 1706, per concessione dell’arcivescovo di Benevento il cardinale Vincenzo Maria Orsini, potette fregiarsi delle insegne canonicali della collegiata beneventana di Santo Spirito.

Redazione
[Crediti│Foto: Album di Famiglia]

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