Spettacoli,  Televisione

Robert: Un figlio della nostra terra

Alfonso Caccese

[Edito 00/02/2004] Atteso con ansia da milioni di ragazzi,anche se disprezzato dalla maggior parte della critica televisiva, Grande fratello4,non cessa mai di stupire e di catturare anche l’attenzione di persone,come me,non inclini a seguire questo tipo di spettacolo forviante,costruito su vicende frivole che nulla hanno a che vedere con il mondo reale. Ebbene, dicevo che se anche non l’ho mai seguito nelle edizioni precedenti,questa volta mi sono interessato alla partecipazione del nostro vicino di casa:Robert,da Buonalbergo. Anche se credo che sia stato scelto più per il suo originale modo di esprimersi che per particolari doti di spettacolo. Ma non è questo il punto sul quale mi vorrei soffermare. Della sua storia mi ha colpito,anzi confermato,un ipotesi importante e significativa, che da tempo cerco di dimostrare sulle pagine web del sito “Cultura e tradizioni” e cioè l’esperienza della nostra gente che allontandosi dal proprio luogo di origine,per ovvi motivi, porta con sè tutto il suo bagaglio, appunto,di cultura e tradizioni del passato,per poi riconsegnarcelo fresco e genuino come nel caso del nostro Robert, che se pur nascendo e formandosi in australia,terra di emigrazione dei suoi genitori,e di tanti anche nostri paesani,ritorna in Italia,presentandosi al grande pubblico televiso come un vero personaggio ruspante, orgoglioso della sua beneventanità e legato svisceratamente al mondo contadino dei suoi genitori,in quel piccolo centro che è Buonalbergo. Nelle sue performance televise, si nota quella capacità tipica delle nostre zone di sapersi adattare ed adeguare a qualsiasi ambiente e la sua scarsa loquacità, credo dipenda, non da problemi di linguaggio ma dalla consapevolezza,tutta nostrana,di scarso interesse per le discussioni frivole che all’interno della casa si sprecano banalmente, lui cerca di rispettare lo spirito del gioco e di rapportarsi con gli altri in maniera trasparente ed onesta,sempre pronto a dare una mano ai suoi coinquilini. Quale possa essere il suo destino all’interno della casa, non lo sappiamo, ma credo che sia riuscito in poco tempo a farsi voler bene da tutti per la sua generosità e la sua discrezionalità. [Nativo]

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