BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI,  Chiese

S. Maria antico splendore e nuovi misteri

[Edito 23/03/2002] Montecalvo Irpino AV  – Dopo quarant’anni, ieri sera, grazie a don Teodoro Rapuano ed alla buona volontà dei parrocchiani, la chiesa collegiata di Santa Maria Assunta è stata riaperta al culto dei fedeli. L’Arcivescovo di Benevento S. E. Serafino Sprovieri, davanti a centinaia di persone, ha celebrato il rito della nuova dedicazione, rito che in passato hanno già officiato il cardinale Piazza, futuro patriarca di Venezia, nel 1937 e Vincenzo Maria Orsini, futuro papa Benedetto XIII, nel 1693, infatti, i vari terremoti hanno, di volta in volta, decretato la chiusura della chiesa. Ma la passione che i fedeli hanno verso la loro chiesa madre ha sempre fatto sì che essa risorgesse; in stile tardo gotico, con i caratteristici archi a sesto acuto e l’inserimento in una navata laterale di una cappella rinascimentale, attribuita da alcuni studiosi alla scuola del Bramante, la chiesa è uno dei luoghi simbolo di Montecalvo. In essa è stato battezzato ed ha celebrato messa, S. Pompilio Maria Pirrotti. L’arcivescovo Sprovieri, nel suo discorso ai fedeli, ha sottolineato la grandezza di S. Pompilio ed a proposito del Santo ha parlato del recente ritrovamento della statua della Madonna dell’Abbondanza: “In questa chiesa manca ancora la padrona di casa – ha detto riferendosi alla statua – cioè la mamma che qui è configurata nella Madonna dell’Abbondanza – a questo punto è stato interrotto da un forte applauso ed ha continuato – che porta con sé un mistero ed è colma di affetto dei nostri avi. Una statua che non è ancora qui – infatti si trova nei depositi della soprintendenza, dove è stata restaurata a tempo di record, in attesa della presentazione ufficiale – ma che lo sarà presto, con il suo mistero che può sembrare inquietante ma che è, per me, esaltante. A guardarla le nostre pupille si riempiono della sua tenerezza. I suoi occhi cosa portano? Portano l’immagine della nostra realtà fatta, spesso, di peccatori. Come i tralci tagliati, l’uomo che si distacca da Dio secca e muore, conserva le sue sembianze ma spiritualmente diventa uno scheletro ed un teschio. Guarderemo la statua con attenzione, ma non per leggervi cattivi presagi”. Alla cerimonia religiosa erano presenti numerose autorità civili tra le quali il sindaco Alfonso Caccese ed Alfredo Siniscalchi, alto dirigente della presidenza del consiglio. Tra le autorità religiose Mons. Pompilio Cristino della curia di Benevento.

Angelo Corvino

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