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CASTELLO – PALAZZO DUCALE
Ubicazione: Via Dietro Corte – Montecalvo Irpino AV
Posizionato nel punto più alto del territorio montecalvese, il Castello fu eretto probabilmente nel XII secolo sul luogo di un antico tempio e di una successiva rocca romana, che costituì il rifugio degli scampati alle guerre sannitiche provenienti da alcuni insediamenti vicini distrutti. Ai tempi di Ruggero il Normanno, che vi dimorò nel 1137 durante la guerra con il cognato Rainulfo, conte di Avellino, il Castello era al centro di una cerchia muraria che circondava la sommità del colle ed era dotata di numerose porte d’accesso. Dopo che il terremoto del 1456 ne provocò il crollo totale, sul suo luogo sorse un nuovo e diverso edificio che, sottoposto nuovamente a modifiche e migliorie volute nel XVI e nel XVII secolo dai Carafa e dai Gagliardi, fu trasformato in palazzo comitale (1525) e più tardi ducale (1611) . Le ricostruzioni, che incorporarono anche le torri della porta del Monte, privata della sua originaria funzione di passaggio, comportarono l’abbandono delle forme originarie e conferirono all’edificio l’aspetto del palazzo gentilizio più che quello di fortezza. Nuovi interventi di ampliamento interessarono l’edificio nel XVIII secolo (al periodo dei Pignatelli risale l’apposizione di imponenti bastioni oltre alla sistemazione di alcuni locali). Sempre restaurato a seguito degli eventi sismici succedutisi nei secoli, l’edificio fu parzialmente distrutto dai terremoti del 1930 e del 1962. Adibito, prima di questa data, a sede di scuole, esso fu poi impropriamente utilizzato per posizionarvi le antenne di alcune radio locali. L’originaria estensione del palazzo era tale da raggiungere la chiesa di Santa Maria Maggiore, alla quale si accedeva direttamente tramite una porta interna, fino alla suddetta porta del Monte. Allo stato attuale l’edificio é anticipato da un prestigioso portale rinascimentale in arenaria, datato al 1505, il cui arco è caratterizzato da decorazioni scolpite, tra cui due medaglioni laterali. Il fornice dell’arco è fiancheggiato da due paraste, impostate su un’alta base e lavorate in rilievo con scanalature. I capitelli sono in stile ionico a volute e reggono una trabeazione modanata e dentellata. La decorazione dell’arco mostra, tra gli altri motivi, lo stemma della famiglia Gagliardi , signori di Montecalvo nella prima metà del XVII secolo, dopo i Carafa e i Pignatelli di Paglieta. Lo stemma, presente in corrispondenza dei due capitelli, mostra una fascia inclinata da destra a sinistra e due gusci d’ostrica collocati, rispettivamente, nella parte superiore ed inferiore dello scudo. Quest’ultimo è, altresì, presente nel quarto quadro scolpito in entrambe le parti all’interno dei piedritti che, come l’intradosso dell’arco, é interamente percorso da formelle scolpite con motivi araldici e decorativi. L’arco conduce ad un ampio spazio aperto, ove un secondo portale introduce ad un ambiente che conserva ancora le sue forme originarie. L’esterno del castello é caratterizzato da alte cortine murarie esterne e bastioni settecenteschi presenti nel settore nord-ovest. Tale perimetro sorse sui resti di una antica rocca romana che, soggetta a molteplici interventi, fu gradualmente trasformata e dotata, probabilmente, di quattro torri piuttosto che delle due attualmente visibili L’angolo settentrionale del palazzo mostra uno stemma, questa volta della famiglia Carafa, mentre altri stemmi sono visibili presso alcune finestre. In particolare, lo stemma Carafa appare nella versione inquartata con quella degli Orsini, giacché a questa famiglia apparteneva Francesca, moglie del primo conte di Montecalvo.
[Crediti│Testo - CTC Centro turismo culturale]Redazione
[Bibliografia di riferimento]
[Cavalletti G.B.M. Montecalvo dalle pietre alla storia, Poligrafica Ruggiero, Avellino, 1987]
[AA.VV., Progetto Itinerari turistici Campania interna: la valle del Miscano, Volume 1 , P. Ruggiero, Avellino, 1993]FOTO Gallery
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L’isola ecologica
Francesco Cardinale
[Edito 09/09/2002] Montecalvo Irpino AV – Dopo una intensa campagna a favore della raccolta differenziata, il comune mette a disposizione dei cittadini uno spazio ecologico per la raccolta dei rifiuti riciclabili.
Da qualche settimana sono apparsi dei manifesti che annunciano l’apertura dell’isola ecologica istituita. L’area in questione è in C/da Creta. Per essere più precisi, si trova sulla via per Corsano, pochi metri prima della Cappella, sulla destra, procedendo da Montecalvo.
Ma cos’è un’isola ecologica?
L’isola ecologica è un’area attrezzata dove tutti i cittadini, ma anche le piccole attività commerciali, possono accedere per depositare i rifiuti differenziati. Sono destinate all’isola quelle frazioni di rifiuto che non vengono raccolte tramite contenitori stradali.
Sono depositabili a titolo gratuito e in modo separato: sfalci di potatura, carta, metalli, vetri, plastica, legno, oli, stracci, mobili, elettrodomestici, televisori, computer, pile, batterie, lampade fluorescenti, ingombanti non riciclabili. [Nativo] -
Statua dell’Angelo custode
Ubicazione: Museo della religiosità montecalvese e della memoria pompiliana – Via Bastione – Montecalvo Irpino AV
Il gruppo scultoreo ritrae un angelo nell’atto di proteggere un fanciullo sotto la sua ala, di cui resta solo un frammento. L’angelo ha le fattezze di un giovinetto dalla lunga chioma, vestito di abiti eleganti e recante un bastone nella mano destra. Il fanciullo indossa un abitino stretto in vita ed è raffigurato mentre si aggrappa al mantello dell’angelo
Il tema iconografico qui esplicato è quello dell’Angelo Custode, in cui il custode dell’anima contro le insidie diaboliche si accompagna ad un bambino. Il culto dell’Angelo Custode fu istituito all’inizio del XVI secolo e tale devozione fu favorita dall’ordine dei Gesuiti. Strettamente connessa per tipologia di rappresentazione e sua diretta derivazione, la raffigurazione dell’Angelo Custode si sovrappone a quella consolidata di Tobia e l’Angelo (Raffaele), così come viene tramandata dal libro sapienziale di Tobia. Raffaele è l’angelo protettore per eccellenza e l’iconografia tradizionale lo raffigura con una pisside mentre accompagna il giovane Tobiolo che porta il pesce; ulteriori attributi che lo distinguono dagli altri Arcangeli sono le vesti, talvolta da pellegrino altre eleganti e preziose, ed un bastone nella mano.
Nel gruppo scultoreo in esame, non palesandosi del tutto i caratteri distintivi del Tobia e l’Angelo, sembra essere ripreso in fieri il trapasso dall’antico culto prestato a Raffaele, a quello moderno dell’Angelo Custode. L’ignoto scultore ha cercato di realizzare quell’ideale di equilibrio compositivo e di perfezione formale e tecnica che caratterizza gran parte della produzione scultorea seicentesca, che, in alternativa agli esiti della scultura tardomanierista, predilige un linguaggio classicheggiante
[Crediti│Testo/Foto icona/PDF - Catalogo dei Beni Culturali] [Scheda]Redazione
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Chiesa di Santa Maria Assunta – Il Portale
Ubicazione: Via Santa Maria – Montecalvo Irpino AV
Il portale è sormontato da una lunetta gotica dai contorni in pietra arenaria. Il cattivo stato di conservazione impedisce una chiara lettura della decorazione che si estende sulla trabeazione, della quale, tuttavia, permangono tracce di un’iscrizione e di motivi decorativi. Graziosi motivi floreali e a conchiglie sono presenti sui rinfianchi dell’arco
Il portale risale alla fine degli anni ’20 del Quattrocento, durante il governo del futuro duca di Milano Francesco Sforza, quando la chiesa di Santa Maria assunse quell’aspetto tardogotico che, in gran parte, ancora oggi conserva.
[Crediti│Testo/Foto icona/PDF - Catalogo dei Beni Culturali] [Scheda]
[Bibliografia di riferimento]
[Cavalletti G.B.M. Montecalvo dalle pietre alla storia, Poligrafica Ruggiero, Avellino, 1987]Redazione
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Palazzo Bozzuti
I Bozzuti erano una famiglia di origine napoletana che abitò a Montecalvo dal XIV secolo e che annoverò, tra i suoi membri, illustri giuristi e prelati, nonché Orsola, moglie di Girolamo Pirrotti e madre di San Pompilio Maria. Questo è uno dei due palazzi eretti dalla famiglia Bozzuti e prospicienti la stessa via. L’altro fu poi acquistato dalla famiglia Pizzillo, di cui adesso porta il nome . Seguendo lo schema delle altre residenze nobiliari, Palazzo Bozzuti si caratterizza per la presenza di un imponente portale del XV sec., sormontato dallo stemma della famiglia, scolpito in pietra con la raffigurazione di una gru, ritratta di profilo su tre ostriche su onde marine. Un’ iscrizione in latino, presente sulla facciata, testimonia di un importante restauro. [Crediti│Testo – CTC Centro turismo culturale]Redazione
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Dipinto “Madonna della Purità”
Ubicazione: Chiesa S. Antonio di Padova (altare maggiore) – Via S. Antonio
Il dipinto fu eseguito da un pittore campano nella metà del XVI secolo. Realizzato ad olio su tavola (cm.150 x cm.150), esso raffigura la Madonna col Bambino e presenta la Vergine con lo sguardo basso, volto verso la destra dell’osservatore ed il Bambino con lo sguardo rivolto verso colui che guarda. Il Bambino cinge il collo della madre, mentre la Madonna accarezza teneramente il suo piede.
[Crediti│Testo - CTC Centro turismo culturale]
Redazione
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IL CORO LIGNEO DEL 1668
Trattasi di uno stallo (cm.280 x cm.185) realizzato in noce intagliata e scolpita ed eseguito in ambito locale. Esso presenta delle decorazioni lungo le spalliere del vano anteriore e degli scomparti scanditi da lesene scanalate, con capitelli che inquadrano delle cornici. Sulle lesene poggia una trabeazione decorata con elementi vegetali e geometrici. I sedili presentano dei braccioli che riprendono le forme delle decorazioni, con elementi laterali a volute. [Crediti│Testo - CTC Centro turismo culturale │Foto - G.B.M. Cavalletti]
Redazione
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STEMMA E GONFALONE COMUNALE

STEMMA – Il comune di Montecalvo è dotato di un elegante e semplicissimo stemma. La sua austera composizione mostra sullo sfondo nero, racchiuso da una forma rettangolare terminante a punta, la raffigurazione di un monte all’italiana a tre cime d’argento di cui la centrale più elevata. Lo stemma é sormontato in alto da una corona formata da mura e torri medievali mentre in basso é semicircondato da una ghirlanda con tricolore. GONFALONE – Drappo bianco riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento: Comune di Montecalvo Irpino. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta di velluto bianco con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento
[Crediti│Testo - CTC Centro turismo culturale │Immagine - Wikipedia]Redazione
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Lavori in corso presso il Campo Sportivo
Montecalvo Irpino AV – È in corso l’intervento per il rifacimento del terreno di gioco presso il campo di calcio “L. Cucchi” in località San Pietro, con l’installazione di un nuovo manto erboso costituito da erba sintetica, e contemporaneamente, si stanno adeguando gli spogliatoi secondo le normative vigenti.
[Download│Vedi Delibera]Redazione

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L’edificio di Largo Croce
[Ed. 07/04/2022] Montecalvo Irpino AV – L’edificio di Largo Croce nato inizialmente per essere la nuova Casa Comunale, potrebbe essere destinato a una struttura ospedaliera. È stato siglato un protocollo di intesa con l’ASL e aderito alla misura di finanziamento per trasformare l’edificio, abbandonato da anni, in Casa/Ospedale che Montecalvo non ha mai avuto e che sarà un punto di svolta per la nostra comunità.
[Crediti│Testo - Montecalvo Irpino / Comune Europeo]Redazione


























