San Pompilio

  • Eventi,  Gemellaggi,  San Pompilio

    Gemellaggio Montecalvo – Campi

    Mirto De Rosario

    [Edito 17/07/2023] Perché sullo sfondo di un atto formale c’è la figura di uno dei santi che ha segnato in maniera indelebile il suo tempo, riuscendo a mantenere immutati, attraverso il suo carisma, in più di due secoli, ascendente ed influenza spirituale e religiosa. Campi Salentina e Montecalvo Irpino uniti nel nome e nel carisma di San Pompilio Maria Pirrotti. Campi, che ne conserva le spoglie mortali, custodite in un’urna nel santuario a lui dedicato, e Montecalvo, che gli ha dato i natali, il 29 settembre 1710. I due paesi, ieri, nel giorno della vigilia della festa del santo, hanno siglato il formale gemellaggio durante un consiglio comunale aperto, che ha visto la presenza degli amministratori delle due municipalità, del Provinciale degli scolopi, Padre Sergio Sereni, e dei religiosi della comunità scolopica di Campi. Un passo ufficiale, storico ed emotivamente coinvolgente, dettato dalla consapevolezza di muoversi con una corrispondenza ideale, fondata su principi di amicizia, collaborazione, reciprocità.

    “Nel rapporto profondo tra Campi Salentina e Montecalvo Irpino – ha detto Padre Sereni nel suo intervento – San Pompilio ha rappresentato un collante importante. Si è delineata una storia ricca, che ha segnato i secoli e le generazioni, giungendo fino a noi con uno straordinario impatto religioso e culturale. Quella di San Pompilio è una figura che può compattare le due comunità, non solo con lo sguardo rivolto al passato, ma soprattutto con una prospettiva futura di grande potenzialità”.

    “Questo gemellaggio sancisce un momento importante – ha sottolineato il sindaco di Montecalvo Irpino, Mirko Iorillo – emozionante e autentico per sentimenti e valori. Oggi cementiamo un’amicizia tra Campi e Montecalvo nel nome del nostro amato santo e sono convinto che anche noi, insieme, sapremo dare testimonianza di una condivisione virtuosa e utile allo sviluppo delle due comunità”.

    “È vero che innanzitutto ci unisce la fede – ha rimarcato Alfredo Fina, sindaco di Campi – ma non possiamo non considerare che questo gemellaggio costituisce un punto fermo ed una chiave di sviluppo per cultura, tradizione, storicità. Da oggi Campi e Montecalvo sono unite in un connubio che porterà senza dubbio un’importante opportunità di crescita, accompagnata anche dalla presenza dei padri scolopi qui a Campi, che conservano l’eredità pompiliana con ammirevole slancio ed impulso spirituale”.

    La delibera di consiglio comunale che ha proposto il gemellaggio è stata votata dal consiglio comunale all’unanimità. Per completare l’iter, il medesimo documento verrà siglato il prossimo 19 agosto, giorno in cui lì si festeggia San Pompilio, a Montecalvo Irpino. [Nativo]

  • Ricorrenze religiose,  San Pompilio

    Compleanno di San Pompilio

    Antonio Borrelli

    [Ed. 23/09/2023] San Pompilio Maria Pirrotti Sacerdote scolopio 15 luglio Montecalvo Irpino, Avellino, 29 settembre 1710 – Campi Salentina, Lecce, 15 luglio 1766 Nato a Montecalvo, in Campania, il 29 settembre 1710, Domenico Pirotti – figlio di un noto avvocato beneventano – mutò nome in Pompilio Maria, entrando, diciottenne, nell’ordine degli Scolopi.Da Napoli fu inviato a Chieti per continuare gli studi di filosofia, ma ammalatosi e nella speranza che il cambio di clima avesse potuto giovargli, fu trasferito a Melfi (Potenza) dove proseguì con successo gli studi sacri e profani, nel 1733 con la fama di teologo e non ancora sacerdote, andò a Turi (Bari), dando inizio all’insegnamento delle lettere e a quello di educatore della gioventù. Secondo il carisma dei figli di san Giuseppe Calasanzio esercitò

  • Beni,  Beni culturali,  Cultura,  Eventi,  San Pompilio

    Inaugurazione “Museo della Religiosità Montecalvese e della Memoria Pompiliana”.

    [Ed. 03/08/2008] Oggi, il giorno 17 del mese di luglio dell’anno 2008, essendo Pontefice della Chiesa Universale il Papa Benedetto XVI e Presidente della Repubblica Italiana l’Eccellentissiino Giorgio Napolitano il popolo montecalvese si è riunito in festosa assemblea dinanzi all’avito Palazzo Pirrotti per l’auspicata e attesa riapertura della struttura museale, già fondato nel 1898 da Mons. Pompilio Pirrotti, Cappellano Domestico di Sua Santità, Parroco di Montecalvo e Pronipote dell’illustre concittadino San Pompilio Maria Pirrotti dSP.

    I consiglieri della Fondazione rosa Cristini: Prof.Leonardo Pappano, Prof.Alberto De Lillo, Sac.Don Teodoro Rapuano, Rag.Gennaro Pallavanti, Rag.Antonio D’Agostino.

    Sono presenti, oltre ai numerosi fedeli e ai graditi ospiti: Molto Rev.do Padre Dante Sarti dSP Provinciale della Provincia Italiana dei Padri Scolopi; Molto Revdo Padre Sabino lannuzzi ofm, Provinciale della Provincia Sannito-irpina dei Frati Minori; Sac. Teodoro Rapuano, Parroco e Presidente della Fondazione Cristini; Padre Franco Pepe, Guardiano del Convento di SantAntonio; Padre Sesto Pieroni, Responsabile Nazionale Vocazionale Provincia Italiana delle Scuole Pie; Padre Lorenzo Mastrocinque, Rettore del Santuario Regina della Pace in C/da Malvizza; Padre Martino Gaudiuso, Rettore della Comunità delle Scuole Pie di Frascati; Mons. Pasquale Maria Mainolfi, Direttore dell’istituto Superiore di Scienze Religiose “Redein ptor hominis” di Benevento e Direttore di Disputationes Pompilianae; Sac. Luigi Verzaro e Sac. Biagio Corleone, Sacerdoti MontecalvesiSr. Isolina Meoli e Sr. Maria Sarnataro, Suore della Sacra Famiglia di Spoleto; Giancario Di Rubbo, Sindaco di Montecalvo Irpino; Dott. Giuseppe Muollo, Soprintendenza di Salerno Avellino; Tufo Sabato, Maresciallo dei Carabinieri; Corpo dei Vigili Urbani; Pompilio Albanese Presidente della Pro-Loco; Achille Mottola, Presidente del Conservatorio di Benevento; Prof. Davide Nava, Preside; Alberto De Lillo, Leonardo Pappano, Antonio D’Agostino, Gennaro Pallavanti, Consiglieri Fondazione Rosa Cristini.

  • Ricorrenze religiose,  San Pompilio

    Festeggiato il 298° anno di nascita di san Pompilio Maria Pirrotti

    [Ed. 30/09/2008] Montecalvo Irpino AV – Per il 5° anno consecutivo la Parrocchia “San Pompilio Maria Pirrotti” di Montecalvo Irpino,si è mobilitata per festeggiare il genetliaco del loro concittadino santo. Il 29 settembre 1710 in casa Pirrotti, Domenico Pirrotti, questo il nome di battessimo del santo, emette i suoi primi vagiti assistito dalla madre Donna Orsola Bozzuti e dal Padre Girolamo. Oggi  a distanza di 298 anni la comunità religiosa montecalvese ha voluto ricordare l’evento con una celebrazione liturgica nello stesso luogo dove egli è nato. La celebrazione ha avuto inizio all’entrata del paese, dal luogo dove è posta la statua del Santo , con una fiaccolata  che ha portato i fedeli davanti alla casa natale nel centro storico di Montecalvo, dove ha avuto inizio la “Solenne Eucarestia”, concelebrata dal parroco,Don Teodoro Rapuano e dal rettore delle Scuole Pie di Frascati, Padre Martino Gaudioso che a nome dei suoi confratelli ha donato al “Museo della Religiosità montecalvese e della memoria Pompiliana” un “ovale” con l’immagine a mezzo busto di San Pompilio Maria Pirrotti, per anni custodito nelle Scuole Pie di Frascati. Alla fine  della celebrazione solenne, Don Teodoro ha voluto, come ormai di consuetudine, impartire ai fedeli la benedizione dal balcone del palazzo Pirrotti,corrispondente alla stanza dove nacque il nostro Santo. Dopo la Santa Messa tutti coloro che portano il nome Pompilio o sono nati nel giorno della nascita del Santo, hanno potuto spegnere le candeline sulla torta distribuita in Piazza a tutti i fedeli. Oggi 30 settembre 2008, invece, alle ore 18,00 nella “Chiesa di Santa Maria” ci sarà la “Celebrazione della parola con ricordo del nostro battesimo” presieduta da S.E.Mons.Andrea Mugione, arcivescovo metropolita di Benevento. [Nativo]

    Redazione

    [Credit│Foto - Franco D'Addona]

  • San Pompilio

    I Pirrotti e la Curia Beneventana

    Antonio Stiscia

    Duomo di Benevento

    [Ed. 13/11/2008] Che la nobilissima Famiglia Pirrotti avesse tali e straordinari trascorsi di fede lo testimonia la lunga sequela dei dignitari e prelati, anche da parte materna (Bozzuti) che hanno magnificato la famiglia e la Chiesa Romana, fino ad arrivare a quel Pompilio Pirrotti che ne è la massima esaltazione.

    La famiglia Pirrotti avrà continui contatti con la Chiesa Beneventana specie nel periodo del vescovato del Cardinale Orsini, che oltre alle frequenti sante visite in Montecalvo, non ne dimenticò la spiritualità devozionale, anche quando, divenuto Papa col nome di Benedetto XIII, donò 2 completi (rosso e giallo oro)di pianete con Piviale, con le insegne pontificie, di preziosissima fattura e con la dicitura Pro- Montecalvo, antesignando un altro grandissimo Papa quel Leone XIII che ben oltre andando dedicò Distici elegiaci a San Pompilio e alla di lui patria, Montecalvo, verseggiando con toccante nostalgia. Si sa che a seguito del violento terremoto del 5 Giugno 1688 la Cattedrale di Benevento, insieme a tante altre Chiese della Diocesi, venne quasi completamente distrutta.La ricostruzione fu velocissima, tanto che la cattedrale ricostruita e abbellita fu riaperta al culto il 26 Maggio 1692, festività di San Filippo Neri, a cui il cardinale Orsini era particolarmente devoto, perché grazie alla sua intercessione ebbe salva la vita, essendo stato travolto dalle macerie del terremoto, sprofondato di 2 piani nell’arcivescovado e protetto da un grosso armadio ,con all’interno le reliquie e gli scritti del suo Santo protettore. Tra i nuovi altari ricostruiti e consacrati, spicca quello dedicato al Santissimo Sacramento (come la collegiata omonima di Montecalvo  dove la famiglia Pirrotti e Bozzuti avevano ben 2 altari) che si affidò alla famiglia patrizia dei Perrotti, altare che fu consacrato l’11 Ottobre 1692,e mantenuto dalla Confraternita del Santissimo, come risulta dallo strumento dell’11/10/1692 del Notaio apostolico-Canonico Marzio Lizza.

    Il sommo Pontefice Giovanni XIII nell’anno del Signore 969 e con Bolla Pontificia, eresse in data 7 Giugno l’Arcivescovato di Benevento, scegliendone i reverendissimi Dignitari e Canonici:

     

    Canonici Presbiteri

    Iulius de Marco V.I.D. Archipresbyter

    Ioannes de Nicastro V.I.D. Primicerius primis

    Aloysius Antonius Ajellus S.T.D. Primicerius secundus

    Andreas Moscarellus Thesaurarius

    Agnellus Rendina V.I.D. Bibliothecarius

    Joseph de Dominicis

    Caesar Ciarletta

    Joseph Cocozzella

    Joseph Fuccius

    Dominicus Croce

    Joseph Mustus

    Matthaeus de Matthia

    Scipio Perrotta

    Joseph de Martino

    Canonici Diaconi

    Bendictus Mariella  S.T. Prof.

    Vincentius de Vita in V. I. licent.

    Scipio Charissimus

    Ioannes Baptista de Martino V.I.D.

    Bartholomaeus Feulus

    Dominicus Mastrojanni

    Franciscus Spataccinus

    [Credit│Foto - Wikipedia]
    [Nativo]

  • Pellegrinaggi,  San Pompilio

    Pellegrinaggio da Montecalvo a Campi Salentina

    [24/06/2008] Montecalvo Irpino AV – Il 13/14/15-07-2008, giorni nei quali a Campi Salentina si festeggia il nostro San Pompilio Maria Pirrotti, è stato organizzato un pellegrinaggio in bicicletta che porterà i partecipanti da Montecalvo Irpino a Campi Salentina dove si uniranno con gli altri pellegrini che giungeranno in autobus. La partenza del mini-tour è fissata per il giorno 13 luglio alle ore 17,00. Dopo varie tappe attraverso la terra pugliese si giungerà all’arrivo il giorno 15 luglio alle ore 10,20. Tra i promotori dell’iniziativa  il vulcanico assessore alle attività produttive ed alla promozione di Montecalvo, Nicola Serafino, che è stato l’ispiratore principe di questa manifestazione. A tutti i partecipanti un cordialissimo in “bocca al lupo” dalla redazione di www.irpino.it. [Nativo]

    Redazione

  • Beni,  Beni culturali,  Chiese,  Eventi,  San Pompilio,  Territorio,  Trekking

    Il Trekking Pompiliano dell’infaticabile Gaetano Caccese

    Gaetano Caccese, presso la fontana dell Abbondanza

    Montecalvo Irpino AV – Domani, 29 settembre, è l’anniversario della nascita di San Pompilio. Come ogni anno, in occasione di questa ricorrenza, ci sarà un’escursione lungo i luoghi percorsi dal Santo che partirà alle ore 8:00. L’appuntamento è davanti alla chiesa.

    È ammirevole il lavoro, la costanza e la perseveranza che l’infaticabile Gaetano Caccese mette nell’organizzare questo percorso a piedi da oltre venti anni. Il cammino collega la chiesa di San Pompilio di Montecalvo ai ruderi della chiesa dell’Abbondanza, situata nella contrada Mauriello, che dista almeno quattro chilometri dal paese.

    Il trekking Pompiliano è il nome dato a questo cammino, che segue il percorso che il Santo faceva quando si dirigeva verso la chiesa  situata nelle terre di sua proprietà. È un itinerario suggestivo e affascinante che si snoda lungo la “Ripa della Conca”.  Appena dopo aver superato l’antico ospedale di S. Caterina, ci si imbatte nella Grotta dei Briganti e in alcuni casolari abbandonati. Arrivati in fondo, dopo aver quasi toccato i calanchi con mano, si attraversa un ponticello costruito da Caccese stesso, che serve per oltrepassare un  ruscello. Qui si può osservare, sulla cima di un costone dalla quale fuoriesce acqua ferruginosa di colore rossastro, una cavità chiamata “l’Occhio del Diavolo”, ed è altresì possibile notare fusti di alberi secolari così alti che la vista verso l’alto si perde tra le loro cime.

    Dopo aver attraversato l’area boschiva che costeggia la “macchia Cavalletti”, ci si inoltra lungo un crinale di arenaria, un’altra meraviglia per chi ama scoprire luoghi incontaminati. Ricordate una pubblicazione uscita qualche tempo fa, realizzata dall’Istituto Comprensivo di Montecalvo Irpino,  intitolata “C’era una volta il mare…”?  Infatti,  qui  è possibile toccare con mano i reperti descritti in quel volumetto, come i resti di fossili di conchiglie di ogni ordine e grandezza.

    Infine, si giunge ai ruderi della chiesa e della fontana dell’Abbondanza. Alcuni anni fa, il vulcanico Gaetano Caccese riuscì persino a coinvolgere Don Teodoro Rapuano, l’ex parroco di Montecalvo, guidandolo lungo i tortuosi pendii del percorso. Il reverendo, dopo aver tenuto compagnia ai partecipanti durante il tragitto, celebrò messa proprio lì, tra i resti di quello che un tempo doveva essere un luogo di culto molto sentito sia per San Pompilio che per i fedeli delle contrade vicine. [Correlato│L'Occhio del Diavolo]

    [Bibliografia di riferimento]
    [Di Giovanni E. –  Favorito A., C’era una volta il mare, Arti Grafiche Tommasiello, Montecalvo Irpino AV, 2002]

    Francesco Cardinale

  • Beni,  Beni artistici e storici,  Chiese,  San Pompilio

    Inaugurata la ristrutturata Chiesa di San Pompilio Maria Pirrotti

    [Edito 15/07/2007] In una cornice di popolo festante, Domenica 15 luglio 2007, si è inaugurata la ristrutturata Chiesa di San Pompilio Maria Pirrotti, figlio prediletto ed orgoglio di Montecalvo e di tutta l’Irpinia. La realizzazione dell’opera si è resa possibile grazie alla generosità dei montecalvesi che in una sorta di gara solidaristica hanno raccolto la cospicua somma di 41.000,00 euro. Grazie al contributo spontaneo di alcune ditte locali, che hanno prestato la loro manodopera gratuitamente, i lavori sono stati avviati e proseguiti alacremente tant’è che il 15 luglio, data di ricorrenza della morte del Santo, era già tutto pronto per la grande cerimonia religiosa. Infatti già dalle prime ore di un pomeriggio caldo e soleggiato i fedeli sono accorsi numerosissimi ad affollare la piazza adiacente la chiesa e la casa natale del loro illustre compaesano. Puntuali alla cerimonia sono arrivati e presentati al popolo, in spirituale raccoglimento mistico, le numerose autorità civili e religiose che hanno voluto, con la loro presenza, testimoniare l’affetto e la grandezza della missione sacerdotale di San Pompilio M. Pirrotti. Ad accoglierle, in pompa magna, il sindaco Giancarlo Di Rubbo ed il parroco, vero artefice massimo del progetto, don Teodoro Rapuano che, davanti alla casa comunale per l’occasione vestita a festa e con le forze dell’ordine in grande uniforme, hanno ricevuto l’Arcivescovo metropolita della chiesa beneventana Sua Eccellenza Andrea Mugione, il prefetto di Avellino Dott.Rei, gli assessori provinciali: Franco Lo Conte, Eugenio Salvatore e Francesco Barra. La messa solenne è stata presenziata dall’arcivescovo metropolita e concelebrata insieme al clero montecalvese. Alla fine della funzione liturgica la chiesa è stata riaperta e visitata prima dalle autorità e poi dal popolo estasiato dal nuovo volto della chiesa. Le novità salienti apportate e scaturite dalla fervida e vulcanica mente dell’attivissimo don Teodoro, si evidenziano già con un primo colpo d’occhio alla facciata dove si stagliano campali due stemmi rappresentanti l’appartenenza uno al pontificato di Benedetto XVI e l’altro alla chiesa beneventana. In alto centralmente, al posto dell’antico rosone, è stata collocata una vetrata artistica finemente lavorata con l’effige del Santo a simboleggiare la protezione dall’alto dei cieli del suo paesello natio. Entrando, frontalmente, è stato riposizionato l’altare e risistemata la nicchia dove è collocata la statua e, nella parte inferiore, l’originaria e antica teca con la reliquia sacra del santo. Lateralmente si osservano a sinistra e a destra, due file di tre vetrate che rappresentano episodi ed elementi centrali della vita dell’apostolato pompiliano. Invece sulle pareti laterali sono stati fissati dei quadri, chiamate “Via Lucis”, rappresentazioni di episodi evangelici, create appositamente dal pittore-scultore romano, Antonio Zanini. I vecchi banchi sono stati sostituiti da più moderne e funzionali sedie con inginocchiatoio. Il vecchio pavimento invece è rimasto lo stesso ed è stato tirato a lucido ritornando al suo antico splendore. Ristrutturate e rimodernate anche la sacrestia e la vecchia stanza dove il santo si raccoglieva in meditazione. Questa opera è stata progettata e voluta in preparazione delle grandi manifestazioni che si svolgeranno nel 2010 in occasione del trecentanario della nascita di San Pompilio M. Pirrotti. [Nativo] [Foto Franco D’Addona]

    Redazione

  • Cultura,  San Pompilio

    Un apostolo umile e semplice del Settecento

    Cosmo Francesco Ruppi

    [Edito 16/03/2004] Fra qualche giorno si compiono settant’anni dalla canonizzazione di un apostolo del settecento, san Pompilio Maria Pirrotti delle Scuole Pie, nato in un paese dell’Irpinia, a Montecalvo Irpino, e morto a Campi Salentina, nei pressi di Lecce, ove è tuttora conservato il suo corpo. Nel paese del Salento, per la verità, visse appena l’ultimo anno della sua esistenza terrena, ma la sua memoria lì sempre viva, ben sorretta dallo zelo dei padri scolopi, la confluiscono non di rado pellegrini di molte parti d’Italia.
    Il nome e le gesta di questo santo, per la verità, sono ben poco conosciuti, eppure è non solo contemporaneo di San Leonardo di Porto Maurizio, San Paolo della Croce e Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ma ha con essi molto in comune e rappresenta un tratto significativo di quei settecento, definito da molti come il secolo scettico ed ateo, che registrò anche fulgori di santità.
    Di san Pompilio, canonizzato da Pio XI il 19 marzo 1934, insieme a due altri beati, Giuseppe Benedetto Cottolengo e Teresa Margherita Redi, si scrisse che la sua santità obbediva al calmo fervore quotidiano. Di lui, Pio XI mise in luce come «la sua vita nascosta con Cristo in Dio congiunse l’infaticabile servizio dell’attività apostolica».
    La caratteristica del santo irpino e salentino è quella di aver donato tutto se stesso per l’educazione dei giovani e del popolo minuto: «Egli — disse Papa Ratti — è un esempio chiarissimo che dimostra quanto la religione cattolica possa contribuire alla vera educazione della società civile». È forse per questo, che la sua vita e il suo esempio possono essere riproposti anche oggi alla nostra attenzione, in un momento in cui si scopre l’importanza dell’educazione cristiana e la responsabilità della famiglia, degli operatori scolastici e della stessa comunità cristiana in ordine alla educazione delle future generazioni.

  • Cultura,  San Pompilio

    LO CHIAMAVANO “PADRE SANTO”

    Tarcisio Arnesano

    [Edito 21/03/2004] Campi Salentina, a pochi chilometri da Lecce, si appresta a celebrare il 70″ anniversario della canonizzazione di san Pompilio Maria Pirrotti, sacerdote e religioso delle Scuole Pie, di cui custodisce le spoglie nel santuario a lui dedicato. Dichiarato santo da Pio XI il 19 marzo 1934. Nato nel 1710 a Montecalvo Irpino (Av) dalla nobile famiglia Pirrotti, Pompilio a 16 anni abbandonò la casa paterna per raggiungere Benevento, dove entra presso le Scuole Pie. Ordinato sacerdote, fu maestro e poi insegnante di retorica per 8 anni. Quindi esercitò la docenza, la predicazione, la confessione e la direzione spirituale. In tempi in cui si diffondevano idee filosofiche e politiche che favorivano l’anticlericalismo e le idee gianseniste allontanavano i fedeli dai sacramenti, in particolare dall’Eucaristia, padre Pompilio predicava l’amore e la misericordia di Dio, la sofferenza che unisce a Cristo crocifisso, la devozione al Cuore di Gesù e Maria e la vocazione di tutti alla santità. Ovunque folle di fedeli lo seguivano per ascoltarne la parola e per ricevere i Sacramenti, lo chiamavano «Padre santo» anche per i suoi numerosi prodigi. Il suo incessante pellegrinaggio apostolico, pur tra difficoltà, conflitti e incomprensioni, durò 25 anni e toccò varie città d’Italia (Ortona, Lanciano, Napoli, Chieti, Ancona, Lugo di Romagna, Manfredonia). Nel 1765 fu mandato nella Casa scolopica di Campi Salentina, in un momento difficile per la Comunità religiosa e l’Istituto scolastico. Padre Pompilio riuscì a cambiare l’ambiente comunitario e a migliorare le scuole, la chiesa, l’oratorio e il noviziato.